«Non succede, non succede… Ma se succede…». Era questo il ritornello tanto in voga solo dodici mesi fa, con la Juve Stabia che cullava dapprima il sogno playoff, e poi quello della storica promozione in serie B. Un ritornello che in questi giorni sembra risuonare timidamente, con la squadra di Braglia a sette punti da quella che sarebbe una vera e propria impresa, resa quasi impossibile solo dalla penalizzazione in classifica. «Personalmente – sorride il patron Franco Giglio – il mio sogno lo sto già vivendo. Siamo in serie B, abbiamo ormai in tasca la salvezza, e sperare nella possibilità di giocarci addirittura la promozione in serie A mi sembra andare troppo oltre». Il dirigente stabiese prova a tenere tutti con i piedi ben saldi a terra: «Non siamo pronti. Dobbiamo essere onesti ad ammetterlo. Siamo una matricola, direi quasi che oggi potremmo paragonarci al Catania, che in serie A sta vivendo una bella avventura all’ombra delle grandi. Magari, forti dell’esperienza maturata, il prossimo anno, potremmo provare a migliorarci. E chissà».
La serie A è un obiettivo da programmare, che Giglio non ha mai nascosto. Ma per ora un sogno che tiene ben chiuso nel cassetto. «A fine mese – rivela Giglio – ci fermeremo a parlare con Braglia e lo staff tecnico, e penseremo al futuro. Siamo una piccola realtà, diventata in questi mesi un’oasi felice nel calcio di B. Solo a luglio in tanti non credevano in noi e dovemmo incassare diversi rifiuti, sono convinto che non sarà più così. Ma dovremo essere bravi a giocare d’anticipo sulle altre». Soprattutto nello scovare il nuovo Marco Sau: «Quella è una vicenda che analizzeremo col Cagliari a tempo debito». La Juve Stabia insegue Cocco, 12 reti con l’Albinoleffe quest’anno, di proprietà proprio del Cagliari. Come Sau.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
