Ed invece, sono bastate le prime tre partite per convincere Sarri a provarlo al posto di Valdifiori: le difficoltà evidenziate dall’ex empolese a ritrovarsi nella nuova squadra ne hanno velocizzato l’inserimento. Ed è dalla prima gara di Europa League, contro il Bruges, che Jorginho è diventato il vero leader del centrocampo napoletano, colui che corre e rincorre gli avversari, sommando chilometri su chilometri in ogni gara. I suoi numeri sono superbi, basti pensare che la percentuale di passaggi riusciti è del 91%, mentre nei 90’ non corre mai meno di 10 chilometri. Insomma, una bella realtà, che Sarri sta rivalutando, dandogli fiducia e affidandogli l’organizzazione del gioco. Ovviamente, i suoi progressi non sono sfuggiti a Antonio Conte. Il c.t. lo sta seguendo da tempo e non è escluso che lo possa convocare tra due settimane, per il doppio impegno dell’Italia che sfiderà in amichevole Belgio e Romania. Un giusto riconoscimento per questo ragazzo che ha scelto la nazionalità italiana per poter vestire la maglia azzurra. Quella della Nazionale, certo, perché quella del Napoli se l’è cucita addosso. Nelle scorse settimane, infatti, c’è stato un incontro tra Cristiano Giuntoli e il procuratore di Jorginho, Joao Santos, col quale ha avviato la discussione per il prolungamento del contratto. In pratica, nelle intenzioni del d.s. del Napoli ci sarebbe la volontà di portare la scadenza al 2020, con un congruo adeguamento economico.
Fonte: Gazzetta dello Sport
