Napoli-Catania diretta da Gervasoni di Mantova ha offerto discreto calcio e una prestazione arbitrale approssimativa. I calciatori risultano ben disposti sul terreno di gioco. Discrete le giocate ma, complice anche il primo caldo, le azioni di gioco sono lente e articolate. Infatti, nei primi 12 minuti è l’assistente nelle giuste valutazioni di offside al 5′,al 8′ su Dossena e poi al 12′ su Zuniga. Con il trascorrere dei minuti aumentano le verticalizzazioni, la velocità delle giocate e le azioni offensive. Gervasoni poco dinamico insegue il gioco, limitando gli interventi. Al 28′ contatto Aronica-Bergessio in area di rigore partenopea, dove l’etneo in leggero anticipo con il corpo viene ostacolato e cade. L’arbitro vede e lascia correre. Scelta discutibile. Nella ripresa, la gara è più vivace e bella. Al 13′ Barrientos supera Campagnaro ma si allunga la palla e cade. Gervasoni vede e ammonisce per simulazione. Al 22′ in occasione del raddoppio del Napoli è regolare la posizione di partenza di Cavani su assist di Pandev. Bene dunque l’assistente Grilli. Al 40′ in occasione dalla rete del pareggio del Catania, prima della battuta del calcio d’angolo diverse coppie di calciatori iniziano a strattonarsi. Gervasoni poco attento non comprende la pericolosità. Successivamente alla battuta, anche la coppia Zuniga- Lanzafame si strattona però,è l’etneo che inizia per primo a trattenere il colombiano e, infine il tocco di braccio che facilita la giocata a rete. Gestione approssimativa.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
