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Giovanni Galli: «Napoli nessuna paura, colpo possibile»

Il portiere doppio ex: "Gara aperta però i partenopei vivono una stagione sfortunata"

Con il Milan dei fenomeni vinse tutto, scudetto e coppa dei Campioni. A Napoli arrivò dopo il secondo scudetto, un’esperienza comunque intensa. Giovanni Galli, un doppio ex, da portiere arrivò ai massimi livelli, giocando anche un mondiale con l’Italia a Messico ’86.
Allora, Milan-Napoli che partita è?
«La solita grande partita, una sfida affascinante, come lo è sempre stata, come lo era negli anni Ottanta».
Anche se il Napoli è dietro di 14 punti?
«Sì, resta una partita aperta. Darei il cinquantuno per cento al Milan e il quarantanove al Napoli. L’uno per cento in più va ai rossoneri perchè giocano in casa».
Ma come spiega questo ritardo del Napoli?
«In campionato sicuramente è una stagione sfortunata. L’anno scorso tutto quello che il Napoli toccava si trasformava in oro, quest’anno sta accadendo l’esatto contrario. Tante partite potevano chiudersi in maniera diversa».
Ha pesato la Champions?
«Senza ombra di dubbio. La Champions ti porta via energie, il Napoli non era abituato a giocare su tre fronti e ne ha risentito in campionato. La stagione va vista in chiave positiva, anche se in questa fase qualcuno è appannato».
Ad esempio?
«Inler sta attraversando un momento d’involuzione dopo una buona partenza ma si riprenderà. Resta un acquisto importante e infatti è stato l’unico nuovo sempre impiegato. Ecco, quello che si nota in maniera chiara è che da due anni i nove undicesimi della squadra azzurra sono immutati, c’è difficoltà ad inserire i nuovi. Magari sarebbe preferibile acquistare un giocatore in meno ma già pronto per essere schierato, soprattutto nei ruoli chiave».
La sfida Allegri-Mazzarri, che ne pensa?
«Due ottimi allenatori che stanno facendo benissimo. L’impronta di Mazzarri si vede più sul lavoro di campo, alla squadra ha trasferito le sue idee. Allegri è stato molto bravo nella gestione di tanti campioni e nel vincere lo scudetto al primo anno».
Ibra-Cavani, chi è più forte?
«Sono due attaccanti completamente diversi. Ibra vince il confronto per la forza fisica, Cavani per la generosità. Il Milan è Ibra-dipendente, mentre nel Napoli conta di più il collettivo e anche Cavani brilla di più quando la squadra si esprime al meglio».
Altri possibili protagonisti, Lavezzi?
«Con la sua velocità può mettere in difficoltà la difesa del Milan, l’unico che non ti fa passare mai tra i rossoneri è Thiago Silva, un fenomeno. Ma nel Napoli possono fare gol tutti, anche Maggio ad esempio è pericolosissimo negli inserimenti».
E nel Milan?
«A me piace sempre Seedorf, a 35 anni resta un campione. Poi dipende dalla giornata di Robinho e El Shaarawy è un giovane molto interessante».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

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