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Grinta Napoli, orgoglio e pari

Mazzarri rischia tutti gli attaccanti in campo La rete arriva su corner di El Kaddouri

Questo Napoli non muore mai. Ha sette vite e un grandissimo carattere. Per questo deve continuare più che mai a credere nella corsa scudetto anche se ora i punti di distacco dalla Juve sono cinque. Nella notte più difficile riesce ad agganciare la Lazio ai titoli di coda con un gol di Campagnaro a tre minuti dal novantesimo, splendida girata al volo da angolo di El Kaddouri. Rete del pari che arriva a coronamento di un finale tutto cuore, prima dell’1-1 la traversa di Inler e subito dopo una parata super di Marchetti su Pandev. Però l’ultimo brivido è ancora della Lazio con Floccari, traversa che si aggiunge al gol e al palo: Mazzarri non sbagliava quando lo indicava come rinforzo preferito per l’attacco.
Un pari di grande valore morale perchè arrivato in una serata difficile e contro un avversario indemoniato che voleva cancellare le ultime due sconfitte e si giocava le ultime carte per rientrare nella lotta per il primo posto. Partita recuperata quando in campo ci sono quattro attaccanti (Cavani, Pandev, Insigne e Calaiò), più Hamsik ed El Kaddouri, cioè quando il Napoli è sbilanciatissimo. Pari pesante perchè il Napoli oltre al gol ha colpito due traverse (Cavani e Inler) ma per il resto ha dovuto subire a lungo la Lazio che è riuscita a costruire un numero maggiore di palle gol. Riuscire a portare un punto a casa in una gara in cui non sei al top e contro un avversario forte e determinato è un altro segnale di crescita.
Napoli inesistente nel primo tempo. Approccio troppo morbido, la Lazio invece ci mette intensità, gambe e convinzione, toglie fiato agli azzurri in tutte le zone del campo. La pressione comincia già sui tre difensori di Mazzarri, così diventa difficile organizzare una trama, anche perchè in mezzo Inler e Behrami soffrono moltissimo e sono poco lucidi nell’impostazione. Il più vivace è Zuniga che però dal suo lato deve stare molto attento a Candreva. Lazio molto aggressiva in fase difensiva e rapida in fase di attacco con Floccari terminale avanzato in serata di grazia che non fa rimpiangere per nulla Klose e mette in continua apprensione Cannavaro e Gamberini. Napoli meno intenso e tonico del solito, la palla gira con poca velocità, manca soprattutto la convinzione delle ultime settimane e la giusta cattiveria agonistica.
Persi quasi tutti i duelli nella sfida dell’Olimpico, Mesto non sfonda a destra, Hamsik si fa vedere per ricevere palla ma non riesce ad azionare la giocata in velocità con i tempi giusti. Pandev viene aggredito appena prende palla da Candreva o da uno tra Biava e Radu. Il primo quarto d’ora è tutto della Lazio con il Napoli che non riesce a porre riparo. La prima avvisaglia è il tentativo di Hernanes. Il gol arriva all’11’ e dà ancora più fiducia alla Lazio. Konko lanciato da Candreva se ne va a destra e mette in mezzo: Floccari solissimo controlla, guarda la porta e mette il sinistro alle spalle di De Sanctis. La rete del vantaggio laziale è lo specchio del primo tempo del Napoli, aggressività zero in fase di non possesso palla e poca rapidità nel ribaltare l’azione anche perchè gli uomini di Petkovic sono bravissimi a coprire gli spazi. Passano i minuti e cambia poco lo scenario anche se la Lazio è costretta a sostiutire Mauri per infortunio con Lulic. Floccari al 33′ con un destro a giro prende in pieno il palo interno. Il Napoli ha un sussulto al 38′, dribbling e cross di Zuniga, testa di Cavani, la palla sbatte sotto la traversa rimbalza a terra ma non varca la linea. Si fa male Behrami e Mazzarri lancia Insigne.
Nella ripresa la presenza del ragazzo di Frattamaggiore, prova lui ad accendere il Napoli andandosi a prendere il pallone tra le linee, la sua rapidità serve per rompere gli schemi e mettere apprensione ai difensori della Lazio costretti a falli da ammonizione (Ledesma, Radu, Cana, Dias). Mazzarri toglie anche Mesto e si gioca la carta El Kaddouri, squadra sempre più offensiva. Con Zuniga che si abbassa a sinistra e Campagnaro si allarga a destra la difesa diventa a quattro, Hamsik e Inler fanno i mediani, Pandev, El Kaddouri e Insigne vanno a sostegno di Cavani: un 4-2-3-1. La Lazio è costretta ad abbassarsi e il Napoli comincia a far gioco. Aumenta la pressione fino al pari di Campagnaro.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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