Quello che ha giocato più di tutti, lo stakanovista azzurro, sempre presente o quasi. Comprese le partite con la Slovacchia (eliminata dalla fase finale degli Europei), oltre al campionato e alla Champions. Un surplus d’impegni e con il peso degli spostamenti aerei, non proprio il massimo per chi come Marek è chiamato a fare sempre la differenza con una giocata ad effetto oppure un gol decisivo.
Rendimento altalenante, sotto tono nelle ultime due partite al San Paolo con Parma e Bayern. Marek attraversa un periodo non brillantissimo, al punto che Mazzarri potrebbe anche decidere di non inserirlo nell’undici base a Cagliari, stessa scelta che prese nella prima trasferta di campionato a Cesena schierando Santana dall’inizio (poi Marek entrò e segnò il gol del 3-1 per gli azzurri). La scorsa settimana fu di nuovo caratterizzata dalle voci sul suo futuro, prima il suo manager Raiola parlò di «prigione dorata», poi Venglos il suo procuratore di vecchia data precisò che Marek voleva restare a lungo a Napoli per vincere lo scudetto. Infine Hamsik ha chiarito la sua posizione prima e dopo la partita di Champions.
«A Napoli sto benissimo, in Champions meglio un pareggio che una sconfitta, una partita difficile siamo contenti per come è andata. Questo Bayern è troppo forte, una delle squadre più forti del mondo. Sarà una lotta dura nel girone anche con il Manchester City».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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