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Hamsik – Un bomber-gentiluomo

Da quando è a Napoli ha realizzato 55 reti

Dov’eravamo arrivati? Dalla Sampdoria al Palermo, in un lustro indimenticabile di Hamsik, la giostra del gol è una scarica d’adrenalina a ritmo continuo, iniezioni di felicità senza confini, una collana con cinquantacinque perle incastonate qua e là, in Italia e all’estero, per impreziosire quell’album ormai colmo di cartoline. L’Hamsik I capelli a cresta, i tatuaggi e gli occhialetti impegnati: lui fa tendenza. Lo slovacco ha conquistato città e tifosi e il presidente De Laurentiis lo ha messo in cassafortenapoletano, quello scugnizzo che cento ne fa e altrettante ne pensa, l’icona e il modello di una generazione ormai piegata a quel fenomeno, è geniaccio diabolicamente seducente, un «monello» che s’affoga nelle pieghe della partita per poi riemergerne con slanci famelici da cannibale.

CHE BOMBER- Cinquantacinque reti tutte d’un fiato, dal 2007 ad oggi, con la tendenza Hamsik impressa come un marchio fuoco sul Napoli, dominato dall’alto di una prolificità insospettabile per un centrocampista e invece racchiusa in un talento sbarazzino. Cinquantacinque Hamsik rappresentano un repertorio di prodezze da tenere a memoria e poi mettere a confronto, per apprezzare la varietà d’un campionario mai banale. Palermo è una specie di folgorazione, una fonte d’ispirazione: e la sua quinta rete ai rosanero, la terza consecutiva nelle ultime tre gare, è la rappresentazione d’una vivacità cerebrale perenne, una lucidità in servizio attivo permanente, pure nelle ombre di una nottata pallida. Guai a voi, se lo perdete di vista per un istante, se pensate che si sia eclissato o, peggio ancora, sia scomparso tra le ceneri del match: come un’araba fenice, quel gioiellino che ha fatto innamorare De Laurentiis (« non è soltanto un campione, ma è anche un ragazzo molto educato ») risorge, svolazza, raccoglie il colpo di tacco di Inler e lo trasforma in un colpo di grazia. Un capolavoro: slalomando nello stretto, un fazzoletto d’erba, facendo sedere il portiere e poi cercando la telecamera per la dedica a Lukas: « Il gol è per lui e per Martina, che sono tornati già a casa dopo il parto e va tutto bene». 

HO FIRMATO- Cinquantacinque Marek Hamsik, in questo quinquennio di magie cominciato con la Sampdoria, al San Paolo, e poi proseguito con l’incedere d’un serial killer dell’area di rigore: nove reti la prima stagione, nove nella seconda, dodici nella terza, undici nella quarta (in campionato, sia chiaro) e adesso siamo già a sei, però con dure rigori sbagliati, contro l’Inter e contro la Juventus, altrimenti sarebbe da Santa Barbara, lo scorcio personale. Ma non finisce qua, ovviamente, pure perché Napoli è ormai casa sua, l’habitat naturale a prova persino di rapinatori (a lui un Rolex, a Martina la macchina) nella quale ha deciso di restare (da tempo) a oltranza, avendo ormai trovato l’accordo con De Laurentiis: «Ormai è stato tutto concordato e sul contratto manca soltanto la firma» .

L’IDOLO- Si scrive Hamsik e però si legge Marekmania, con la cresta che fa moda tra i suoi fan inebriati da quel ragazzo della porta accanto, il fratellone ideale che ti contagia con un sorriso e poi con un dribbling ti ubriaca di felicità, un sorso alla volta e per cinquantacinque volte, quarantanove delle quali in campionato, quanto basta per essere nella top ten dei cannonieri azzurri di tutti i tempi. Una favola da condividere con la gente, attraverso un contatto diretto rilanciato sistematicamente attraverso il proprio sito, puntualmente aggiornato per offrire le proprie emozioni, e il dopo-Palermo è un concerto di sensazioni da raccontare a modo suo: « Siamo riusciti ad affermarci, dopo aver dovuto inizialmente subire un po’ il gioco dei padroni di casa. Siamo felici per questi primi tre punti del 2012, è stato molto importante vincere. Ora continuiamo a vivere alla giornata, partita dopo partita: abbiamo allungato su chi ci sta dietro e restiamo nella scia di chi ci precede, la fine della campionato è ancora così lontana ». E nel Marek di Napoli c’è un tesoro nascosto…

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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