Giù il cappello: e in quel quarto d’ora che sa d’antipasto, ciò ch’emerge del Bayern – dei signori di Germania – è una classe pura come l’acqua cristallina. «Giochiamo contro una grande squadra, contro una dei migliori club italiani, peraltro atipico: perché gioca un calcio offensivo». Il gentiluomo che s’accomoda tra frasi fresche come fiori di pesco è un artista che galleggia per mar tempestosi da un bel po’: ventidue anni dopo, Napoli-Bayern è ancora Napoli-Heynckes ma il prepartita d’una sfida fascinosa, è un rendez vous denso di gratificazioni:
«Ho studiato a fondo le gare del Napoli del recente passato e so bene che ha punti forti e punti deboli: ma ciò che mi ha colpito, è il suo modo di stare in campo, di andare alla ricerca del risultato. Che abbia perso contro il Chievo e contro il Parma mi interessa poco, se mi giro mi accorgo che ha battuto il Milan, l’Inter e il Villarreal ed ha pareggiato in casa del Manchester».
LUNA DI MIELE – Si gioca e quel concentrato di miele che cosparge il San Paolo è la somma di un’analisi effettuata a più riprese, sistemandosi dinnanzi al video con un block-notes e riempiendolo d’appunti, pardon di elogi, per un Napoli da fuochi d’artificio:
«Non sottovaluto niente, chi è nelle mie condizioni non può farlo: ma ho un po’ d’esperienza, so che ciò che ho notato è il valore reale di un gruppo che sta facendo cose egregie. E poi giochiamo in uno stadio pieno, che avrà la forza di trascinare la propria squadra. Noi certo non ci faremo condizionare dall’ambiente, ma va tenuto conto l’effetto che potrà produrre quest’atmosfera sui calciatori azzurri».
GLI ALTRI TENORI – La Champions è adrenalina allo stato puro, è l’estasi collettiva d’una città ma pure d’una squadra radiografata nei minimi dettagli e quel Napoli «di» Jupp Heynches è un’orchestra a tre voci che ha tre tenori e un bel po’ di solisti da cui guardarsi:
«Io sono pronto per la partita ed ho avvisato anche i ragazzi: non bisogna farsi ingannare, perché Mazzarri può contare su giocatori veri. Lavezzi, Hamsik e Cavani sono molto bravi ma devo dire che non sono gli unici: ritengo che in quella rosa siano ben più di undici gli avversari da considerare di ottimo livello. Io sono rimasto impressionato dalla forza sprigionata nelle gare con Manchester e Villarreal: ho visto veramente tanta qualità e la sconfitta con il Parma va considerata un incidente. Questa è Champions, sarà un altro impatto».
NESSUNA VENDETTA – L’orologio scorre via veloce e ciò che resta di quell’89 e di quel Napoli-Bayern è un neo che Heynches ha rimosso da tempo, un dettaglio statistico e però anche anacronistico:
«Stiamo parlando di un’altra epoca ed io non ho vendette da consumare. Questi sono altri calciatori, questa è un’altra manifestazione e poi nel calcio si vince e si perde: quella volta ho perso, stavolta vengo a giocarmela sperando di non uscire sconfitto. Ci tengo anche io a fare bella figura, a divertire il pubblico. In questo momento sono molto soddisfatto di quello che mi sta dando il Bayern, ma sappiamo di dover continuare a crescere se vogliamo la Champions. Intanto, stasera, sarà dura». Si giochi.
La Redazione
A.S.
Fonte: Corriere dello Sport
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