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I gol del Napoli contro il bunker

La difesa bianconera è tra le migliori del campionato e sarà un banco di prova per gli attaccanti azzurri

Il miglior attacco è la difesa? Beh, considerando la posizione in classifica, e soprattutto il numero “zero” alla voce sconfitte, sembra proprio una massima sacrosanta. Applicata alla Juve, s’intende. E allora, la sfida. L’analisi della grande sfida di domenica sotto il punto di vista di due numeri: Napoli, 54 gol realizzati e secondo attacco del campionato; Juventus, 17 gol incassati e miglior difesa in assoluto. Testacoda. Un duello tra la seconda squadra più prolifica e quella più ermetica. Tattica e fisico. Velocità e istinto. Concentrazione massima: Juventus-Napoli è già entrata nel vivo.

PEZZO UNICO- Numeri, certo. Ma anche talenti micidiali e uomini duri. Corpo a corpo, testa a testa: la partita di Torino sarà un concentrato di puro agonismo e anche una battaglia di nervi. E, considerando il film dell’andata, nasce spontanea una considerazione: il Napoli sembra essere davvero il prototipo di squadra in grado di far vacillare, pericolosamente, sia la difesa bunker sia l’imbattibilità dei bianconeri. Lo dicono le statistiche: gli azzurri sono ancora gli unici, in questo campionato, ad aver rifilato 3 gol in un’unica soluzione a Buffon. Nessuno mai, come loro: al massimo, il Genoa è riuscito a segnare due volte nel 2-2 dell’andata in trasferta.

MAI PIU’- Non è un dato da trascurare, quello della partita con il Genoa: al di là dei rossoblù e del Napoli, infatti, nessuno mai ha segnato più di un gol alla Juventus. Sì, proprio così: né il Milan né l’Inter o la Roma. Né Lazio, Udinese e compagnia. Non solo: al di là del 2-2 con i liguri, datato ottobre 2011, e del 3-3 del San Paolo del 29 novembre, la casella reti-subite non è mai stata occupata in maniera così copiosa. Punto e basta. A conti fatti, è da fine novembre che la difesa della Juve non s’è mai fatta sorprendere più d’una sola volta in una partita. E il gioco è fatto: ecco spiegato perché brinda al passivo più che soddisfacente di 17 gol incassati, 9 in casa e 8 fuori.

IL FESTIVAL – Nonostante tutto, nonostante questo grande risultato, i bianconeri sono secondi: perché la difesa è il miglior attacco, ma l’attacco deve graffiare eccome. Chiedere al Napoli, che in barba alle 32 reti subite, quasi il doppio dell’avversario, è lì a spaventare tutti. Potenziale straordinario, quello azzurro: 54 gol realizzati, 5 meno del Milan capolista, 32 in casa e 22 fuori; con Cavani a quota 19 che guarda Matri, miglior cannoniere juventino, giù a 10. Il festival azzurro è una kermesse che ha fatto male, molto male a molti. E gente come Di Francesco (Lecce), Malesani (Genoa) e Ballardini (Cagliari) ci ha rimesso anche la panchina, incrociando il ciclone Napoli.  Nel 2010 anche Conte, all’epoca tecnico dell’Atalanta, fu esonerato dopo una sconfitta con il Napoli di Mazzarri a Bergamo. Una curiosità, sì. Ma anche la voglia matta di dimostrare che è l’attacco, il miglior attacco. Soprattutto se di fronte hai gli imbattibili.Pardon, imbattuti.

Fonte: Corriere dello Sport

La Redazione

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