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Iezzo: «Squadra pronta per il salto se continua su questa strada»

L’ex portiere del Napoli si dice convinto della promozione alla massima serie

Stabiese doc, eppure nella Juve Stabia non ha mai giocato, coronando un sogno che lo accomuna ai vari Mirante e Quagliarella, che in gialloblù, non lo nascondono, vorrebbero chiudere la carriera. Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, guarda la classifica di serie B, e fantastica.

Allora, Iezzo, la Juve Stabia è sesta in classifica. In zona play-off, ma la serie A è davvero un’utopia?
«Il campionato di serie B è lungo, ma è un torneo particolare in cui tutto può accadere. La serie A sarebbe un traguardo storico per tutti, per la città, la tifoseria… Non è facile, questo è certo, ma il calcio di oggi è cambiato. Se in A arrivano a confrontarsi realtà come il Pescara, il Chievo, perché non potrebbe farlo anche la Juve Stabia?».
La promozione aprirebbe un nuovo capitolo nella fiaba scritta a Castellammare in questi tre anni…
«Io non parlerei di fiabe. La Juve Stabia è una realtà del calcio italiano. È in B da due anni, ha sempre fatto cose egregie. Da stabiese spero possa continuare su questa strada».
La passione di due presidenti originari di Castellammare. Quanto ha pesato l’esperienza di Braglia nella crescita del calcio stabiese?
«Tantissimo. Al di la’ dell’amore per i colori di Giglio e Manniello, che hanno confermato come non sia affatto necessario cercare altrove persone passionali, che possono e sanno fare calcio anche dalle nostre parti, è sotto gli occhi di tutti che il vero segreto della Juve Stabia è nell’esperienza, nelle capacità, nella caratura di un tecnico come Braglia».
Se si avverasse il sogno della massima serie, sarebbe un problema la vicinanza con Napoli e con il «colosso» di De Laurentiis?
«Non credo. In fin dei conti parliamo di bacini di utenza abbastanza diversi. La Juve Stabia potrebbe portare al Menti tanta gente dell’hinterland stabiese, mentre il Napoli può sicuramente giovare dell’affetto e della passione dei napoletani».
Due realtà così vicine, eppure non c’è mai stata collaborazione tra Napoli e Juve Stabia. Perché?
«Questo me lo chiedo spesso anch’io. La verità è che la dirigenza del Napoli preferisce mandare i suoi giovani talenti fuori regione, lontano da casa. Penso ad Insigne, che sarebbe potuto crescere a Castellammare negli ultimi anni, ma anche a Mbakogu che, esploso ultimamente, in prospettiva potrebbe far comodo al Napoli. La nascita di una sinergia tra le due società potrebbe essere solo un vantaggio per entrambe».
Dopo quello di C1, in cui le difendeva i pali dei partenopei, un derby in serie A è possibile?
«Anche se per ora il campionato di B è lungo, nel calcio mai dire mai».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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