Avanti Napoli, a testa bassa, con tutta la forza possibile. Massimo rispetto per il Bayern Monaco ma niente paura: va affrontato come si è fatto con il Manchester City e il Villarreal. La carica l’ha suonata subito Mazzarri, alla vigilia dell’attesissimo match di Champions: «Dobbiamo ricorrere a tutte le nostre qualità per entrare nella storia, dove peraltro già siamo».
Serve un’impresa straordinaria per vincere una partita che non ha precedenti: c’è il nuovo record d’incassi al San Paolo, ci saranno almeno 60mila tifosi sugli spalti e più di un milione di persone nel mondo che seguirà il match in tivù. Ce la farà il Napoli a battere il Bayern? Mazzarri è sulle spine, in ansia, e non vede l’ora di misurarsi. Sa che i tre punti possono proiettare la squadra azzurra verso il turno successivo, tra le prime 16 squadre d’Europa.
«Quando s’incontra uno dei team più forti del mondo devi essere sempre attento e cercare di sfruttare anche un solo errore, se arriva. Il Bayern è una squadra di campionissimi, un club stratosferico, basta guardare i suoi numeri, da record. È una squadra che sa fare tutto, Ribery e gli altri riescono a nascondere la palla. E non c’è da sperare che ci possano snobbare».
A Mazzarri, poi, riferiscono i complimenti di Rummenigge al Napoli, ed è subito polemica: «Ha detto che giochiamo il miglior calcio? Gli unici che non lo hanno capito sono gli italiani; qui dicono cose che non stanno né in cielo né in terra, mentre in Europa ormai si sono accorti del nostro calcio innovativo. Qui invece ci crocifiggono».
Napoli-Bayern, anche una sfida tattica. «Se loro bloccano le nostre fasce siamo in grado di verticalizzare centralmente. Abbiamo previsto un po’ tutto. La formazione? La saprete al momento della partita».
L’unica novità potrebbe essere quella di Zuniga al posto di Dossena. Fremono, comunque, tutti gli azzurri, con Hamsik in prima fila. Ieri Marekiaro ha accompagnato Mazzarri nella tradizionale conferenza stampa alla vigilia di Champions; inevitabile chiedergli un commento sulle dichiarazioni pepate del suo manager Mino Raiola, che ha sentenziato che un calciatore non è felice se vive in una prigione dorata. In molti hanno letto un riferimento proprio ad Hamsik e alla sua situazione con il Napoli e con De Laurentiis.
«Io in azzurro sto benissimo, e a Napoli non mi sento affatto in prigione. Sto vivendo una bellissima realtà e non penso ad altro. Il Bayern? E’ una partita che sognavo da bambino. Non vedo l’ora di andare in campo; ce la vogliiamo giocare fino in fondo». Meglio così.
Fonte: Leggo
La Redazione
M.V.
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