Walter Gargano ha ritrovato il sorriso. E il posto da titolare. A Cesena era assente per squalifica, ma sembrava che Mazzarri avesse deciso di puntare su Dzemaili, acquistato a caro prezzo dal Parma. Invece, il tecnico, quando il gioco si è fatto duro, ovvero quando il Napoli si è trovato di fronte City e Milan, ha puntato su Gargano, brillante nel primo test di Champions come contro i campioni d’Italia.
Ma lui non si esalta.
«Faccio i complimenti a tutti, anche ai compagni che stanno in panchina, giocando di meno. No, non mi sento diverso rispetto ad alcuni mesi fa. Forse lo pensano altri: penso solo a lavorare per migliorare».
Non si sente titolare.
«Nessuno lo è. Anzi, lo siamo tutti. Decide Mazzarri, nel mio ruolo possono giocare anche Donadel e Dzemaili. Complimenti alla società che ha fatto questi acquisti: siamo cresciuti anche in questo senso»,
ha sottolineato Gargano, il cognatino di Hamsik. È stato proprio Marek ad abbracciarlo negli spogliatoi perché sapeva quanto ha sofferto nelle scorse settimane, quando si pensava che Walter dovesse essere ceduto.
Ma adesso Gargano guarda con fiducia al futuro, il suo e quello del Napoli. E, come Mazzarri, fa alcuni rilievi:
«Dobbiamo migliorare nel gestire palla e risultato. Cosa significa questo successo? Non parliamo di scudetto, è presto. Non mi interessa vedere il Napoli con un vantaggio di cinque punti sul Milan o sulla Lazio. Penso soltanto a migliorare».
E poi la battuta sull’amico Cavani:
«Meno male che Edinson è fuori condizione…».
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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