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Il Mattino – I precedenti con la Juve, quante sviste contro il Napoli

Nella finale di Pechino tre espulsi ed un rigore contro

Juventus-Napoli è una di quelle sfide che potrebbe entrare di diritto nelle saghe cinematografiche a puntate. Merito dei suoi interpreti, che negli anni non hanno mai smesso di infuocare vigilia, gara e post, e merito degli eventi (sfortunati e non, a seconda dei punti di vista) che hanno da sempre alimentano polemiche e dietrologie. Basta salire idealmente sulla DeLorean, la macchina di Doc di «Ritorno al futuro», e andarsene un po’ a spasso nel tempo per ritrovare casi e storie analoghe a quelle di martedì sera. Era il 6 gennaio del 91 quando Ravanelli realizzò un gol di mano al Napoli in quello che all’epoca era ancora lo stadio Delle Alpi. Al rientro negli spogliatoi, Maradona intonò un coro dedicato all’arbitro della sfida sulle note di una notissima canzone di Lucio Dalla: «Attenti a Baldas (il nome del direttore di gara ndr)». Salto nel tempo di oltre 20 anni: stadio di Pechino. Nell’estate del 2012 sono in campo Napoli e Juventus per giocarsi la supercoppa italiana. Con gli azzurri in vantaggio l’arbitro Mazzoleni espelle Pandev, Zuniga e Mazzarri e concede un dubbio rigore ai bianconeri che al termine del match sollevano il trofeo dopo aver ribaltato la sfida ai tempi supplementari. Per protesta il Napoli indignato dall’arbitraggio non si presenterà alla premiazione in campo. Passano altri tre anni e arriva un’altra polemica. L’11 gennaio 2015 il gol della discordia lo realizza Martin Caceres. Sull’1-1, il difensore bianconero segna la rete del sorpasso in posizione irregolare. La partita termina con il punteggio di 1-3 in favore dei bianconeri, ma l’andamento della sfida è viziato dal gol di Caceres che spezza definitivamente le gambe agli azzurri. Al termine della partita il presidente De Laurentiis tuona pesantemente e tramite il suo profilo Twitter attacca l’arbitro della gara – Tagliavento – e i suoi collaboratori. «La Juve è una squadra forte, se è anche aiutata dagli arbitri diventa imbattibile. È inammissibile che con 6 arbitri non si vedano 2 giocatori in fuorigioco. O è malafede o è incompetenza». Martedì l’ultima puntata di una saga che sembra destinata a durare a lungo. D’altra parte la prossima sfida tra Napoli è Juventus sarà duplice, con due partite (campionato e ritorno della semifinale di Coppa Italia) racchiuse nei primi 8 giorni del mese di aprile.

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