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Il Mattino dà i voti agli azzurri: positiva la prima uscita Champions, solo per Britos qualche sbavatura

Reina 7 – Un gatto tra i pali, riflessi straordinari, balzi felini e grandi interventi. Due parate decisive: una nel primo tempo su Lewandowski e un’altra negli istanti finali. Battuto solo da un’autorete di Zuniga, eppure stava riuscendo a realizzare un’altra prodezza. Il portiere spagnolo è un top player assoluto.

Maggio 6,5 – Christian ricomincia a correre a destra come ai bei tempi, perfetta l’intesa con Callejon, irresistibile qualche spunto. Buono il suo lavoro in copertura, dal suo lato c’è Reus. Dimostra di adattarsi sempre più alla difesa a quattro, ruolo che ricopre già nell’Italia di Prandelli.

Albiol 6,5 – Esperienza, sicurezza, presenza fisica. Il vero regista arretrato del Napoli, quello che tiene la linea a quattro e fa girare gli altri tre del reparto. E quando c’è da andare ad attaccare l’uomo lo fa senza timori, s’incolla all’avversario e non lo molla di un centimetro anche se questo si chiama Lewandowski.

Britos 6 –
Benitez lo preferisce perché è un sinistro energico in marcatura nell’uno contro uno. L’uruguaiano combatte e si fa applaudire nel finale quando il Borussia produce il massimo sforzo. Ma anche stavolta si macchia di troppi errori gravi in fase di lancio dell’azione regalando palla agli avversari.
Zuniga 6,5 –  Il cross per Higuain è veramente un gioiello. Il colombiano a sinistra si trova alla perfezione con Insigne, gli uno-due con il napoletano sono continui ed efficacissimi. Appena trova un varco spinge per guadagnare il cross e ci riesce. Bravo e attento anche in fase difensiva, tradito da un autogol sfortunato.

Behrami 7 –  La diga a centrocampo si vede, non fa passare neanche uno spillo, recupera palloni preziosi, lotta come un leone senza paura. La sua presenza è fondamentale per evitare le ripartenze del Borussia e le verticalizzazioni a campo largo. Ammonito per un fallo tattico, uno dei leader assoluti di questo Napoli.

Inler 6,5 – La diga a centrocampo si vede, non fa passare neanche uno spillo, recupera palloni preziosi, lotta come un leone senza paura. La sua presenza è fondamentale per evitare le ripartenze del Borussia e le verticalizzazioni a campo largo. Ammonito per un fallo tattico, uno dei leader assoluti di questo Napoli.
Callejon 6,5 – Lo spagnolo è sempre prezioso anche quando non segna. Interpreta alla perfezione il ruolo di esterno, affonda quando ha spazio e copre alla grande quando c’è da rientrare per aiutare i compagni. E ci mette grande intensità. Voleva vivere una Champions da protagonista e lo sta facendo.

Hamsik 6,5 – Meno appariscente del solito ma sempre determinante. La sua presenza è fondamentale per sviluppare le trame palle a terra, la sua intelligenza tattica è unica. Un numero se lo concede sul finire del primo tempo quando va via con un gioco di prestigio e viene atterrato un centimetro fuori dall’area di rigore.

Insigne 8 – Fantastico Lorenzo. La notte della sua definitiva consacrazione. Una punizione da campionissimo, una di quelle che al San Paolo disegnava Maradona, anche se con il sinistro. Non solo gol: una serie di giocate decisive, dal primo all’ultimo minuto. Incontenibile, devastante, grazie alla sua velocità.

Higuain 8 –  Il primo gol in Champions con la maglia azzurra, il primo gol ai tedeschi del Borussia, cancellata la delusione nella semifinale dell’anno scorso con il Real Madrid. Il Pipita segna con un bellissimo colpo di testa, poi fa espellere il portiere Weidenfeller e soprattutto mette sempre paura ai tedeschi.

Mertens 6 – Entra al posto di Insigne e partecipa anche lui alla festa. Il calciatore belga, l’anno scorso al Psv, ha una buona esperienza europea e deve solo trovare la migliore condizione per poter lasciare un segno importante. Ha le caratteristiche giuste, prima di tutto la velocità, per ben figurare nel gioco di Benitez.
Pandev 6 – Pochi minuti per il macedone, una presenza importante la sua nel gruppo Napoli non solo per le caratteristiche tecniche ma anche per la capacità di fare gruppo. L’impegno è sempre massimo e si mette al servizio della squadra, per lui è la stessa cosa partire titolare oppure in panchina.
Benitez 8, ha già imposto la mentalità vincente – Il tecnico spagnolo in soli due mesi ha costruito una squadra fantastica e dalla mentalità vincente. Una squadra che gioca alla pari, anzi a lunghi tratti meglio dei vicecampioni d’Europa e prova a colpire ogni volta che se ne presenta l’occasione. Una squadra perfetta, anche in fase difensiva. Rafa si conferma uno stretega proponendo il modulo di sempre ma con qualche leggero accorgimento per limitare la grande potenzialità offensiva del Borussia. Un’impresa riuscita.
Fonte: Il Mattino
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