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Il Mattino – Juve Stabia dai due volti: arriva il primo punto

 Brutta nel primo tempo, spigliata e senza timori nella ripresa. La Juve Stabia dai due volti conquista il primo punto in campionato, un punto che annulla quello di penalizzazione. Allo «Scida» arriva il primo sorriso dopo gli stop con Empoli e Verona e soprattutto un’iniezione di fiducia, la migliore medicina per una matricola. Braglia, costretto a rinunciare ai nazionali Colombi e Danilevicius, conferma il 3-4-3 annunciato alla vigilia ma le sorprese non mancano. Baldanzeddu finisce in tribuna, i neoacquisti Cesar e Sau partono dalla panchina, la difesa viene rivoluzionata con gli innesti di De Bode, piazzato al centro per contrastare la fisicità di Djuric, e Maury, subito eletto capitano, alla sua destra. Novità anche in attacco: a supportare Mbakogu, nella domenica in cui Savio viene lasciato a casa (con lui Fabbro e Tarantino), Raimondi e Zaza. Ma la Juve Stabia appare in difficoltà. Il gioco latita, le cose migliori le fanno vedere De Bode, che quando può si sgancia in avanti, e Maury (al 28′ provvidenziale il rinvio su cross di De Giorgio), ovvero in difesa, reparto, orfano dell’infortunato Molinari, che, pure, sbanda quando Ciano, attaccante scuola Napoli, e De Giorgio pigiano sull’acceleratore.
I gialloblù, a centrocampo guidati da Cazzola e Mezavilla, nel primo tempo trovano difficoltà anche nell’imbastire le ripartenze su un campo comunque inguardabile. E quando il compito riesce il risultato è deludente. La vivacità di Raimondi non basta, Zaza è inconcludente. Mbakogu cerca lo spunto che arriva solo nel finale di tempo. Per impensierire Vinetot e Tedeschi ci vuole ben altro. Bindi, sostituto del nazionale sloveno Belec, suda solo per il caldo (si toccano i 35°): prima dell’intervallo nessun tiro verso la sua porta. A rendersi pericoloso, sebbene non brilli, è solo il Crotone che prima dell’intervallo reclama un rigore per un presunto contatto tra Scognamiglio e De Giorgio, ammonito per simulazione. Ed è proprio il rossoblù a effettuare il primo tiro (20′) con Seculin abile nel bloccare a terra. Il portiere poco dopo si ripete su Ciano. Il predominio dei calabresi continua fino all’intervallo.
Nella ripresa la Juve Stabia è più vivace, sicuramente in partita. I gialloblù sfiorano subito (2′) il vantaggio con Zaza e Raimondi, i cui tiri ravvicinati sono neutralizzati da Bindi, al termine di un’azione insistita di Mbakogu. La Juve Stabia sposta in avanti il baricentro del gioco. E quando Ciano ci prova (11′) su punizione è Seculin a proteggere il risultato. I gialloblù sanno essere anche concreti: Dicuonzo e De Bode rimediano cartellini gialli per fermare Eremo e Ciano. Poi il brivido su punizione di Loviso (17′). Braglia per ravvivare la manovra offensiva lancia Erpen (fuori Zaza), schierato a destra con Mbakogu dirottato al centro. Anche Menichini si affida ai cambi per modificare modulo (passa al 4-4-2) e volto alla gara: fuori Galardo e De Giorgio dentro i giovani Pettinari e Sansone. Ed è l’inesperienza a condizionare Sansone, che spara alto sulla traversa (30′) dopo la respinta di Seculin su tiro di Loviso. Sui piedi di Mbakogu (35′), poi, finiscono due palloni per il vantaggio: Bindi è strepitoso nella replica con i piedi. Nel finale le squadre cercano il colpo ma il risultato non cambia.

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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