La trasferta in Spagna eccola qui, immediata. Chissà se per lanciare davvero subito l’assalto a Pepito Rossi, il sogno confessato del presidente De Laurentiis, che in diretta tv martedì scorso annunciò la sua volontà di arrivare all’ingaggio dell’attaccante italo-americano. Subito, a gennaio, per il prossimo anno. L’importante è che Rossi arrivi. Piace tanto al patron azzurro la punta del Villarreal che è diventato anche l’uomo in attacco a cui non può rinunciare il ct Prandelli per la sua Italia. Se vuole prenderlo subito, però, De Laurentiis deve muoversi perché mercoledì prossimo il Villarreal giocherà nel turno dei preliminari di Champions con l’Odense. Se Rossi sarà in campo, poi in caso di acquisto il Napoli non potrebbe più schierarlo in Europa. Rossi piace, e tanto, anche al tecnico azzurro Mazzarri. Che ieri (prima dell’ultimo allenamento in vista della trasferta a Palma di Maiorca, dove stasera il Napoli giocherà la seconda amichevole consecutiva con una squadra spagnola) ha fatto capire anche lui chiaramente come l’italo-americano sia un obiettivo reale. Lui Rossi a Napoli lo vorrebbe «anche domani. Ma tutto il gruppo lo accoglierebbe a braccia aperte. È un top player che migliora il valore della squadra. Ne vorrei 22 di top player. Rossi come Tevez e Nilmar»
Nel giorno in cui ha rivisto, per la prima volta, dopo quattro mesi tutti i suoi top player (oggi i campioni si chiamano così, è una sorta di rito estivo) a disposizione, l’allenatore del Napoli non può che sorridere. «Lavezzi è in splendida forma e lo era pure quando è rientrato dall’Argentina, per questo gli ho detto di andare in Sardegna e me ne assumo tutto le responsabilità». Ecco, senza neppure essere citato la scoccata al patron azzurro, che accusò chi non gli aveva detto della partenza del Pocho di «cafonaggine». E c’è pure il Matador a disposizione, anche lui bene in forma: «Io di top player ne vorrei 11… anzi pure 20-22 come il Milan di Capello o la grande Juventus: sono capace benissimo di allenare di gestire delle rose di top player». Beh, anche questo sembra un messaggio. «Rossi e Lavezzi possono pure giocare insieme, anzi vorrei che giocassero insieme: io posso tranquillamente farli convivere, non c’è bisogno che vada via il Pocho perché venga un altro campione».
È sereno, quando parla alla «Mazzarri», senza mai alzare la voce. «Ci sono 100 milioni di differenza sugli ingaggi con Inter e Milan, e noi siamo arrivati terzi. Abbiamo prodotto campioni come Hamsik, Lavezzi e Cavani. Se a questi posso aggiungere top player va benissimo così», ripete. Nessun problema se arriva Pepito, dunque (e ci mancherebbe). E spiega perché dice che il reparto offensivo va bene così: «Finora mi sono stati fatti altri nomi, per questo dico che vanno bene i Mascara, i Santana e i Lucarelli». Ad esempio, Trezeguet, bocciato anche ieri. Voleva Vucinic, Mazzarri. E lo dice chiaramente. «Chiedete a Frustalupi, era il primo della lista. Proprio perché si tratta di un giocatore d’attacco che può sostituire sia Cavani, sia Lavezzi».
Ora si sogna Rossi. Pepito dal New Jersey ha incantato mezza Europa ma alla fine è rimasto al Villarreal. Lo voleva prima il Barcellona poi la Juve. Dicono tutti che non costa tanto: il club spagnolo chiuderebbe tra i 25 e i 30 milioni. E che il suo ingaggio è alla portata: 3,5 milioni a stagioni. Eppure, ogni volta, c’è un intoppo che trattiene lì in Spagna l’italo-americano. Il suo agente Pastorello anche ieri ha ribadito che il Villarreal non vuole cedere Rossi, forse perché c’è Nilmar in partenza per Roma.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
