La raccomandazione non riguarderà i tiri di Gomez, gli inserimenti di Kroos e Ribery.
«Dirò di non pensare a niente: c’è un rettangolo verde, sappiamo cosa fare stasera».
Mazzarri non trema alla vigilia del confronto con il Bayern Monaco, capolista nel girone. Lui e il Napoli sono là, alle spalle del colosso tedesco,
«quello che avuto cinque candidati nella prima lista del Pallone d’oro»,
ma non azzardano calcoli sulla qualificazione.
«Io penso con orgoglio a questo appuntamento. Due anni fa avremmo potuto giocare all’Allianz Arena in amichevole, ora arriviamo a Monaco di Baviera per una sfida di Champions. È un ulteriore grande segnale della crescita di questo gruppo e di quanto siamo riusciti a fare in due anni. Purtroppo, si chiede sempre di più: si continua ad alzare l’asticella e dopo una sconfitta c’è spesso un gioco al massacro».
Non le ha digerite, Walter, le critiche dopo il ko subito sabato scorso a Catania e ha reagito alla sua maniera.
«Le critiche non ci toccano, sappiamo di dare il massimo in ogni partita, anche in campionato».
Avrebbe voluto fare qualche nome di esperti del pallone che hanno criticato la prova del Napoli-B, quello con cinque riserve battuto sabato scorso dal Catania al Massimino.
«Vorrei dire… Lasciamo perdere».
Però una puntualizzazione sul sistema di gioco del Napoli l’ha fatta:
«Noi difensivisti? Imponiamo il gioco e anzi in alcune occasioni ci esponiamo a rischi proprio perché attacchiamo. Voglio verificare se riusciremo a imporlo anche qui. Certo, poi sappiamo anche difenderci e ripartire. Da due anni facciamo questo calcio propositivo».
Ha lanciato la sfida al Bayern, ricordando la serata del 14 settembre a Manchester, debutto in Champions e punto con il City.
«Anche allora si fecero conti economici sulle due squadre e ricorderete come è andata…».
Il Napoli pareggiò e rischiò di vincere.
«Davide contro Golia? Un po’ sì. Confidiamo in una buona giornata, fatta di episodi a noi favorevoli. Si era detto che nelle prime tre partite avremmo fatto al massimo un punto e invece al momento il Napoli precede Manchester City e Villarreal. Noi stiamo facendo qualcosa di straordinario, perché l’obbligo di passare il turno ce l’hanno i tedeschi e gli inglesi. Non possiamo far calcoli: non abbiamo né la forza né l’esperienza»,
ha spiegato Mazzarri.
Confermato Fernandez al centro della difesa, in sostituzione dello squalificato Cannavaro.
«La sua prova a Cagliari è andata bene. Questo ragazzo ha qualità, anche se bisogna concedergli il tempo per completare la crescita».
In panchina Pandev, al rientro dopo un mese.
«Ma non è ancora pronto come intendo io. Purtroppo abbiamo giocatori fuori: Britos e Donadel da tempo, Gargano da dieci giorni».
Alla vigilia delle grandi sfide il tecnico ha spesso ricordato il monte-ingaggi del Napoli e quelli delle big.
«Ma io sono contento dei giovani che ho perché possiamo prenderci soddisfazioni sovvertendo i pronostici e le forze economiche. Loro, al momento, non offrono le garanzie dei campioni, tuttavia in due-tre anni possono arrivare su quei livelli. Faccio l’esempio di Zuniga. Quando sono arrivato io, si diceva che non poteva essere schierato a sinistra e se ne caldeggiava la cessione. Adesso gioca a livelli internazionali».
Sarà in campo anche a Monaco di Baviera, il colombiano, titolare nelle prime tre sfide di Champions.
«Siamo qui, orgogliosi della spinta di migliaia di tifosi, pronti per giocarcela».
A testa alta, come ha chiesto De Laurentiis, rassicurando Mazzarri e i giocatori dopo il ko a Catania. E senza commettere errori. L’allenatore ha riunito tutti nella sala di Castelvolturno, due giorni fa, per mostrare il dvd della partita d’andata: contro i fenomeni poco o niente si può sbagliare.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
