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Il Mattino – Napoli, la notte del sogno «Faremo tremare il Barça»

Barcellona. Il Napoli invitato speciale alla festa del Barcellona, il Napoli per la prima volta nella storia al Nou Camp. Stasera si assegna il trofeo Gamper. Non una semplice sfida di grande prestigio, molto di più: la notte delle stelle, la sfida al mito catalano, ai campioni d’Europa, a uno dei club più blasonati al mondo. «Essere qui è già un onore per Napoli, per i napoletani, per la società, per il sottoscritto. Cercheremo di onorare al meglio l’appuntamento, anche se in questi frangenti il risultato è l’ultima cosa a cui pensare. Quando ci sono i tre punti in palio è diverso», dice Mazzarri, il tecnico che ne ha fatta di strada, dai campi di C alla Champions League. Proprio come il Napoli che in sette anni ha riscritto la storia ed è tornato tra le grandi di Europa. Questo con il Barcellona sarà un vero e proprio anticipo di Champions. «Sì. In Champions sarebbe bello rigiocarci ma visto che vorrei passare il turno nella fase a gironi è meglio evitare il Barcellona e pescare squadre più abbordabili. Già, perchè il Barça è imbattibile». 
La Champions, un chiodo fisso, il primo pensiero di Mazzarri. «Quest’anno sono coperto in tutti i ruoli con una doppia soluzione. Non esiste una formazione titolare, valuterò di volta in volta. Certo è che in Champions schiererò sempre la squadra che in quel momento reputerò migliore, dando spazio agli altri nella gara precedente e in quella successiva di campionato». E la squadra migliore Mazzarri la schiererà anche stasera contro il Barcellona, in campo dall’inizio il tridente delle meraviglie: Hamsik, Cavani e Lavezzi. «Loro sono gli unici più titolari degli altri. Contro il Barcellona cercheremo di non snaturarci e di proporre il nostro calcio. Sarà fondamentale fare bene la fase difensiva, recuperare palla il più presto possibile per costruire bene la fase offensiva». Il Barcellona dei fenomeni, stasera Guardiola schiererà un mix tra titolarissimi e gli altri comunque al di sopra della media. Il numero uno al mondo, il più atteso di tutti ci sarà: Leo Messi, l’amico e compagno di nazionale del Pocho Lavezzi, la sfida nella sfida. «Impossibile pensare di mercarlo ad uomo. Speriamo solo che sia distratto… Si può limitare con un ottimo lavoro di squadra, nel Barcellona rende al massimo, rispetto alla nazionale argentina, grazie al perfetto equilibrio di squadra», spiega il tecnico toscano in conferenza stampa.
Il Barca, un sogno. Il Nou Camp, il tempio del calcio. Gli azzurri ci metteranno piede per la prima volta, in passato solo una amichevole al San Paolo contro i blaugrana (finì 1-1 con gol di Ferrario, nel Barça c’era Cruijff). Stasera invece sarà tutto vero, un’emozione forte per tutti e ovviamente anche per Mazzarri. «Il nostro processo di crescita continua. Già potersi confrontare sarà bello. Il nostro obiettivo è crescere ancora per poter un giorno giocarcela alla pari. Ma per arrivare al modello Barcellona occorrono anni di lavoro, le strutture, l’applicazione giornaliera sui giovani». Barcellona-Napoli, un test match per mutuare un termine dal rugby, la partita che più partita non si può, l’Evento. Il Napoli per riassaporare il clima della Champions dopo ventuno anni ha scelto il massimo, un’anteprima gustosissima. E questa contro il Barcellona sarà una prova indicativa anche in versione campionato: tra sei giorni, scioperi permettendo, c’è il Genoa al San Paolo. «E sarà già una partita dura. Il Napoli non è la favorita per lo scudetto, davanti a noi ci sono sempre le due milanesi. Quest’anno tra il primo e il settimo posto ci sarà grande equilibrio, considerando anche la Juve, la Roma e la Lazio che si è rinforzata».
Sereno e sorridente, i colleghi spagnoli cercano di trascinarlo in una polemica a distanza con Mourinho, che esattamente suo amico non è, dopo il suo comportamento scorretto contro il Barca. «Non ci casco, quest’anno voglio partire tranquillo, niente polemiche. Non parlo di Mourinho e non fatemi domande di mercato. Piuttosto voglio confessarvi una cosa, l’emozione dei 27mila al San Paolo sotto il sole per un allenamento è stata fortissima, mi è venuta la pelle d’oca». Figuriamoci stasera al Nou Camp, dove sugli spalti ci saranno anche tanti napoletani.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

 

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