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Il Mattino – Triplette e preghiere, cantaNapoli con super Cavani

 

 

Un marziano in campo, un uomo straordinariamente normale fuori. Edinson Cavani segna una tripletta al Milan e poi canta ‘O surdato ‘nnammurato davanti alle telecamere. Napoli impazzisce per lui, nel giorno del miracolo di San Gennaro tutti parlano di San Cavani, e lui, il Matador, vive il suo lunedì di gloria con la semplicità di sempre. Allenamento di scarico in mattinata a Castelvolturno, in pomeriggio si rilassa a fare shopping con la moglie Soledad, in compagnia del piccolo Bautista e degli amici procuratori Anellucci e Triulzi. «Dedico la tripletta a Dio alla mia famiglia, a mio figlio», queste le sue parole dopo il trionfo sul Milan.
Un’esultanza insolita dopo il primo gol: Cavani ha mimato il gesto del giardiniere, in onore al papà. Il secondo gol («Il più bello dei tre», dirà poi Edinson) festeggiato invece con una lunga corsa sotto la curva A e le mani rivolte al cielo in segno di ringraziamento a Dio, al primo posto nella sua vita. Stessa scena e altra curva, quella B, per festeggiare il terzo gol al Milan: Edinson dopo l’abbraccio dei compagni manda baci alla gente di Napoli.
Un’altra notte magica, ancora più bella di quella del campionato scorso contro la Juventus. Tre gol allora, tre gol adesso. Stavolta come allora ha chiesto il pallone della tripletta all’arbitro e se lo è portato via con sè. «Lo metterò insieme agli altri trofei», dirà poi il Matador. Le triplette realizzate con il Napoli sono cinque tenendo presente anche Sampdoria e Lazio in campionato e nella trasferta olandese con l’Utrecht in Europa League.
Una media gol impressionante. Con un Cavani così è lecito sognare. Un gol all’esordio in Champions League contro il Manchester City, una tripletta nella sfida scudetto contro il Milan: spazzata via in un solo colpo la stanchezza estiva per la coppa America e per l’infortunio al ginocchio. Dopo il trionfo con l’Uruguay vuole vincere qualcosa d’importante con il Napoli. «Sì, questo può essere un segnale importante per il campionato. Dobbiamo continuare così, adesso c’è il Chievo Verona».
Riceve i complimenti di tutti, ovviamente. L’elogio del presidente De Laurentiis, il ringraziamento dei compagni di squadra, l’argentino Fernandez ieri lo ha ribadito su Twitter: «Buona vittoria, complimenti a Cavani». Il Matador incanta tutti, compagni, avversari e addetti ai lavori. Vecchi e nuovi protagonisti del calcio entusiasmati dalle sue prodezze. Confermarsi non è semplice, anzi è compito assai difficile. Nel primo anno di Napoli si è presentato con 26 gol, ora è già a quota tre in due partite, capocannoniere con Giovinco del Parma, alle spalle il grande rivale Totò Di Natale che ha vinto il titolo con l’Udinese negli ultimi due campionati di serie A. Una rete al Manchester City di Mancini, una tripletta al Milan di Allegri: il Matador dà un segnale forte in Italia e in Europa a due top club.
Napoli che sogna lo scudetto si rivede in Cavani. L’ultima volta che gli azzurri hanno vinto in avvio due partite di fila fu nel 1989-’90, l’anno del secondo scudetto: il bomber era Careca. A vent’anni di distanza il Napoli ha un attaccante forte come lui: 96 gol in 222 partite, questo lo score del brasiliano. Cavani ha tempo per migliorare questi numeri. «Cavani come tutti ha un prezzo, ma visto che io voglio proseguire con il Napoli non lo cederò», dice De Laurentiis. Il Matador è legato al Napoli fino al 2016. Un lunga carriera in azzurro, il Matador sogna tanti altri gol e qualche vittoria importante da mettere in bacheca insieme ai palloni delle triplette.
Semplicemente devastante, incontenibile, non solo bomber. Un attaccante moderno che gioca per la squadra, si sacrifica, insegue avversari fino all’area di rigore. Con il gioco di Mazzarri si esalta. Un fenomeno Cavani. Un marziano straordinariamente umano. Edinson sempre più, Edinson. Napoli se lo coccola, lo ama. E lui ama Napoli, l’ha preferita a tutti e a tutto.

La Redazione

A.S.

Fonte: Il Mattino

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