Sono ritornate di moda le lacrime. Piange il ministro Fornero per i sacrifici imposti dal governo. «Piangiucchia» Edinson Cavani, planato a Palermo come un angelo vendicatore: il meraviglioso avvio dell’azione dello 0-1, la stupenda rete dello 0-2. La commozione post gol si spiega col fatto che qui l’uruguaiano è stato di casa per tre anni. Un grande ex, molto applaudito. «Chiagni e fotti», dicono a Napoli, e non c’è bisogno di traduzione. Il Napoli risale la corrente come il migliore dei salmoni. I punti di distacco dalla zona Champions erano 8 e tali sono rimasti perché davanti – eccetto la Lazio – hanno vinto tutti, ma il messaggio è forte. Nove gol nelle ultime due partite, il 6-1 al Genoa e l’1-3 di ieri sera. Sì, riecco il Napoli da paura di un anno fa. Corre di rincorsa e se non ci fosse di mezzo la Champions vampira, che succhia energie, scommetteremmo sulla riuscita dell’aggancio al terzetto di testa.
Cavanissimo Potremmo puntare sulla giocata geniale che ha mandato fuori asse il Palermo e liberato Gargano nello spazio, per la galoppata e l’assist da cui Pandev ha poi estratto il dorato gol dello 0-1. Potremmo decantarvi il tiro a giro dello 0-2, ricordarvi che una volta pennellate del genere rappresentavano il tratto distintivo di Del Piero. Invece vi parleremo di quanto successo al 30′ del primo tempo sullo 0-0. Napoli in attacco, su palla inattiva. Palla persa e contropiede del Palermo. Tin-tun, lancio per Miccoli, largo a destra. Indovinate un po’ chi è andato a chiudere? Lui, Cavani. Probabile che Mazzarri in panchina abbia goduto come un riccio, perché se il tuo centravanti si spalma all’indietro su 80 metri per disinnescare un contropiede altrui, la lezione è stata assimilata. L’episodio ci ha rimandato per associazione all’ultimo anno di Mourinho all’Inter, quando lo Speciale convinse Eto’o a trasformarsi in terzino.
E poi Pandev Zitto zitto Pandev ha messo via il suo 4? gol napoletano: la doppietta alla Juve, la rete al Genoa e quella al Palermo. Quest’ultima è sembrata un po’ la fotocopia di uno dei 2 gol contro i bianconeri. Rotazione su stesso e palla nell’angolo. Al San Paolo il macedone fece fesso Bonucci, alla Favorita ha turlupinato Munoz. Pandev acquisto azzeccato, in attesa di scoprire quanto vale il cileno Vargas – ieri in tribuna -, e di recuperare Lavezzi. Giusto per non restare indietro, il terzo gol napoletano l’ha realizzato Hamsik su «retweet» di Inler. Il Napoli davanti fa impressione e rompe il tabù: non vinceva al Barbera da 43 anni.
Confusione palermitana Il Palermoè stato in linea di galleggiamento fino allo 0-1, poi glu glu, è affogato. Sullo 0-0 c’erano state palle gol per Budan, Miccoli e Vazquez, tutte sciupate. All’intervallo Mutti ha ribaltato la formazione: fuori Vazquez e Della Rocca, dentro Alvarez e Acquah, e nuovo modulo, dal 4-3-1-2 al 4-4-2. Col senno di poi, un disastro. La sostituzione di Vazquez assomiglia a una stroncatura, ma a noi l’argentino non è dispiaciuto. Si è mangiato il possibile 1-0 con uno «scavetto» avariato, però ha mostrato di avere piede. Nella ripresa, buio pesto. Onore salvato dal golletto del califfo Miccoli. Durante e dopo, contestazione dei tifosi. Il solito copione. Manca giusto che Zamparini licenzi l’ennesimoallenatore, maè presto. Per lo scalpo di Mutti siete pregati di attendere.
Fonte: Gazzetta dello Sport
La Redazione
C.T.
Condividi:
- Fai clic per condividere su Facebook (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Twitter (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per condividere su Ok Notizie (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic per inviare un link a un amico via e-mail (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pinterest (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Pocket (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su Tumblr (Si apre in una nuova finestra)
- Fai clic qui per condividere su LinkedIn (Si apre in una nuova finestra)
- Altro