Tre o quattro ritocchi, nessuna rivoluzione. Il Napoli 2012/2013 nasce in queste settimane e la squadra, nella sostanza, non sarà molto diversa, probabilmente, da quella attuale che da ieri sgobba a Dimaro. Il ds Riccardo Bigon ribadisce il concetto: «Non abbiamo fretta, il nostro è un gruppo fortissimo, maturato dopo l’esperienza in Champions. Spesso chiedo ai tifosi che mi interrogano sugli acquisti: ma voi quale titolare non fareste giocare più? Perché se arriva uno nuovo, qualcuno pure non dovrà giocare».
Con De Laurentiis e Mazzarri, Bigon ha deciso di modificare la rosa con un acquisto per reparto (in attacco è arrivato Insigne), escludendo il capitolo delle cessioni. Presidente e allenatore, come è noto, ritengono infatti che il Napoli in questa stagione fosse già competitivo (o quasi) per il vertice, e che solo le energie spese nei mercoledì di Champions l’ha tenuto alla larga dai primissimi posti.
Dunque: un difensore, un centrocampista e un esterno offensivo che dia fiato a Maggio e Zuniga sono gli obiettivi. «Puntiamo a inserimenti mirati alla crescita di un gruppo già competitivo», aggiunge il diesse. Bigon è al lavoro a fari spenti. Il Napoli insiste per la stella del River Plate, Lucas Ocampos che proprio oggi compie 18 anni. Il suo cartellino è al 50% di proprietà del club di Buenos Aires, al 25% di un impresario argentino e il restante 25% in possesso del Quilmes, la società che lo ha scoperto. Ocampos nel River viene utilizzato da esterno di centrocampo ma, in realtà, è una punta tutta talento e fisico. Per certi versi, secondo Daniel Passarella può essere paragonato a Cavani. Costa 18 milioni: un’esagerazione.
Il sogno è stato a lungo Jovetic. Su di lui si è scatenata l’asta. E il Napoli non vi prenderà parte. Bigon e De Laurentiis potrebbero dirottare le loro attenzioni sul primo grande obiettivo del presidente azzurro: Giuseppe Rossi. Pepito andrà via dal Villarreal. Prezzo: tra i 10 e i 14 milioni. Quello per Rossi è una trattativa difficile (il suo ritorno in campo è previsto per febbraio) ma Bigon potrebbe confidare nei buoni rapporti con Federico Pastorello, manager dell’italo-americano. «Dal professor Feldman che l’ha operato abbiamo avuto garanzie sul suo pieno recupero. Il Napoli? Sarebbe una delle squadre ideali per lui. Ma al momento non c’è nessuna trattativa», rassicura Pastorello, aprendo le porte agli azzurri.
Tornando agli affari in ballo in Italia, in difesa è caccia grossa a Benatia, numero uno della lista di Mazzarri, che costa 15 milioni e che Guidolin non dà via. Il Napoli frena per Gamberini e attende la telefonata del presidente dell’Udinese Pozzo per chiudere il doppio affare Cuadrado-Armero (rientrati ieri in Friuli). Bigon punta le antenne su Milano: il mal di pancia di Ranocchia, che vuole più spazio, apre le porte a nuovi scenari.
Si torna a sondare il terreno per l’uruguaiano del Bologna Ramirez, ma il Napoli pare essere partito tardi. Vengono considerati eccessivi i 15 milioni chiesti dal Siviglia per Gary Medel: se arrivasse il cileno, porte aperte all’addio di Gargano, conteso da molte big d’Europa. Nel frattempo, però, va registrato l’interesse per Poli dell’Inter. Mazzarri spinge per Behrami: la Fiorentina offre un rinnovo alle stesse cifre del Napoli, ma lo svizzero non ha ancora firmato. Il club azzurro propone 4 milioni più uno tra Dossena, Donadel (un ritorno in viola) e Rosati. Il punto è che tutti, quando sentono il Napoli, alzano il prezzo dei cartellini, sapendo che Bigon ha in tasca i soldi della cessione di Lavezzi. Preziosi (presidente del Genoa) commenta le voci su Kucka: «Mi sa che neppure questa volta chiuderemo un affare con il Napoli». Va sfoltita la rosa: possibile una rescissione con Hoffer e Rinaudo. Vitale è richiesto da Modena e Grosseto. Fideleff tra Parma e Torino.
Fonte: Il Mattino
La Redazione
M.V.
