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Il Napoli e Paolo Valeri: storia di rigori e cartellini pesanti…

 

Bergonzi, Tagliavento, Damato; stavolta è il turno di Paolo Valeri, designato per il match degli azzurri. Nato a Roma, 33 anni fa, il fischietto capitolino è alla sua quarta stagione nella CAN di A e B. Raggiunte le 39 presenze in serie B, esordisce in massima serie in occasione del match Udinese – Empoli 2-2. Dal 1 Gennaio di quest’anno, inoltre, è arbitro internazionale, a testimonianza dell’ottimo lavoro che sta svolgendo in questi anni. Analizziamo nel dettaglio tutte le sfide che han visto protagonisti il Napoli e lo stesso Valeri.

                Il 13 Dicembre 2008 è la prima occasione in cui il Napoli incontra quest’arbitro. Valeri viene designato per la partita tra Napoli – Lecce (conclusasi per 3 a 0). Allora gli azzurri erano in un periodo magico; periodo in cui nessuno prospettava un girone di ritorno disastroso così come si rivelò. Fu una vittoria netta quella degli azzurri di Edy Reja: il primo goal della serata scaturisce da un fallo dell’estremo difensore pugliese che mette a terra Lavezzi in area di rigore. Hamsik trasforma. Chiuderanno il match, a poco a poco, prima Pazienza, poi Denis. Il direttore di gara, però, sfoderò un cartellino pesante sul finire di gra. Lavezzi non le mandò a dire ad Angelo reo di non aver messo la palla in out per consentire di soccorrere l’amico Gargano: il giallo estratto dall’arbitro, perché diffidato, gli fece saltare il delicato match di Torino, anticipando le sue vacanze natalizie.

                In occasione di Napoli – Siena del 27 Settembre 2009, Valeri diresse forse il match in assoluto più contestato. Ma procediamo con ordine. Nel primo tempo Lavezzi viene lanciato, sul filo del fuorigioco, in assalto verso la porta bianconera: supera il portiere, insacca, ma Valeri non fischia. O meglio, fischierà, ma non il goal. Secondo l’assistente, il Pocho è partito in posizione irregolare, negandoci il vantaggio. Poco dopo (29’) a Maggio vengono letteralmente falciate le gambe in area di rigore, ed ancora una volta il fischio del direttore di gara latita. Si farà attendere fino al secondo tempo, quando fischia fallo su Quagliarella in area. Hamisk insaccherà su ribattuta. Vittoria, questa, che diede un po’ di respiro a Roberto Donadoni, posticipandone l’esonero solo di una settimana. Nulla poté, invece, Marino, che al fischio finale, si ritrovò fuori dall’organico della società per vecchie questioni. Il Napoli era diventato troppo piccolo per due personaggi come l’ex DG e De Laurentiis.

                In Napoli – Catania 1-0 Cannavaro firmava la presenza numero 300 con la maglia azzurra. E quale miglior modo di festeggiare se non con un goal, servitogli su un piatto d’argento prima da Lavezzi con un cross basso dalla destra, poi dal velo di Quagliarella che attirò su di sé tutta la difesa, lasciando il capitano solo con la sfera. Un goal, quello, importante per la futura qualificazione in Europa League.

                Paolo Valeri ha inoltre avuto la fortuna di assistere a quello che è stato definito uno dei match più esaltanti della scorsa stagione. 19 Settembre 2009, stadio Luigi Ferraris, parliamo di Sampdoria – Napoli, la storia di una rimonta fulminea, sul filo di lana. Storia, però, anche di un rigore forse troppo generosamente concesso ai blucerchiati, a Cassano in particolare, che molto probabilmente era partito in posizione di fuorigioco nel frangente.

         Dopo il match diretto al Rigamonti tra  Brescia e Napoli (vittoria degli azzurri con gol di Lavezzi, sempre nella stagione 2010/11), è stata Napoli – Inter, match valevole per la qualificazione ai quarti di finale di Coppa Italia. Match discussissimo anche questo. Valeri nega, infatti, il vantaggio agli azzurri, giudicando irregolare la posizione di Edinson Cavani al momento della finalizzazione di un assist servitogli al bacio da Lavezzi. E quel fuorigioco fu solo il primo di una lunga, lunghissima, spesso immotivata, serie. Ad ogni modo, fu proprio un rigore a tagliarci fuori dai giochi, ma questa volta maturato nella classica lotteria; finì, purtroppo, alto sopra la traversa. Occhi in alto e denti stretti per Lavezzi; applausi, in ogni caso, dagli spalti del San Paolo.

                L’ultimo match diretto da Valeri con protagonisti gli azzurri, si disputò alla terz’ultima giornata dello scorso campionato. Lecce – Napoli con i pugliesi determinati e compatti per raggiungere la salvezza ed un Napoli forse già in vacanza e con la voglia di conquistare, nella giornata successiva, la certezza matematica della Champions. Terminò 2-1 per i padroni di casa: Mascara rispose a Corvia, ma Chevanton regalò la vittoria ai giallorossi con un eurogol. In quell’occasione un ingenuo Cavani applaudì ironicamente una decisione del fischietto capitolino che di certo non peccò di poca personalità: cartellino rosso al Matador e tre giornate di squalifica inflitte (che passarono a due successivamente) andando così a compromettere la vittoria della classifica cannonieri.

Ora c’è da scrivere la storia di Napoli – Fiorentina. Sarà un match difficile che Valeri dovrà gestire al meglio: il Napoli per ritrovare l’entusiasmo, la Fiorentina per fare uno “scherzetto” agli azzurri (cit. Mihajlovic) e confermarsi dopo la bella vittoria di mercoledì. 

Servizio a cura di Stefano D’Angelo

 

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