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Il Napoli più forte di ogni avversario

E’ andata bene, nonostante tutto, nonostante l’arbitro, soprattutto, che ha quanto meno «tifato» contro il Napoli (e a favore del Bayern). Bisogna ammetterlo: non è stata la migliore prestazione dei ragazzi di Mazzarri. E’ mancato Cavani, non è stato precisissimo Inler, Gargano è stato più distratto del solito e per mezz’ora, anche a causa di una sistemazione inadeguata, la difesa ha letteralmente «ballato» concedendo spazi che i tedeschi hanno sfruttato con successo soltanto una volta. Probabilmente ha pesato l’emozione, il confronto con una corazzata del calcio europeo, il primo vero esame di maturità. Ciò non toglie che il punto sia utilissimo perché consente al Napoli di giocarsi sino alla fine la qualificazione (probabilmente con il Manchester City). A parte il risultato, il Napoli porta a casa esperienza preziosa e la soddisfazione di aver obbligato i tedeschi a incassare un gol dopo undici partite di imbattibilità di Neuer. Insomma, il sogno può proseguire anche se ora bisognerà andare a Monaco dove il Napoli prevedibilmente non commetterà gli errori di ieri sera. E’ stata la serata dei «gregari», pungolati, comunque, da Lavezzi, l’unico che riuscisse a saltare l’uomo. Più che con le geometrie, il Napoli ha ottenuto il risultato con la rabbia esplosa quando Maggio si è prodotto nell’accelerazione del gol. E’ stata la serata di De Sanctis che nel momento decisivo, quattro minuti dopo l’inizio della ripresa, ha parato un rigore (calciato da Gomez) che avrebbe potuto abbattere anche un toro.

CHOC – Quando si affronta una delle Grandi d’Europa, e il Bayern lo è per qualità attuali e tradizione, il peggio che possa capitare è subire un gol dopo appena due minuti di gioco: è un evento che taglia Gol di Kroos, autorete di Badstuber De Sanctis para un rigore inesistente a Gomez. Secondo posto confermatole gambe, che ti fa dimenticare tutte le lezioni tattiche mandate a memoria in settimana, soprattutto che ti rende le gambe più molli del burro. Al Napoli questo evento negativo è capitato quando Jerome Boateng ha messo nello spazio al limite dell’area un pallone che Kroos, perduto da Campagnaro, è andato a prendersi per trasformarlo in gol. Lì il Napoli si è smarrito, ha avuto paura. Va detto che da un punto di vista tattico, le scelte di Mazzarri non sono apparse felicissime. Il Napoli ha pagato pegno a un limite inevitabile della difesa a tre. Il Bayern aveva un solo attaccante, Gomez; conseguenza: troppi tre difensori centrali. Troppi anche perché dietro Gomez partiva Kroos che faceva facilmente perdere le sue tracce soprattutto a Campagnaro che avrebbe dovuto inseguirlo avendo un passo diverso. Il fatto è che con i due esterni che dovevano controllare Mueller e Ribery e Campagnaro portato fuori zona, si aprivano spazi ampi al centro. Per mezz’ora il Napoli non è riuscito a trovare distanze e geometrie anche perché dall’altra parte il Bayern occupava benissimo il campo rendendo difficili quei cambi di gioco che consentono al Napoli di essere devastante sulle fasce. Tanto è vero che quando per la prima volta la squadra di Mazzarri è riuscita a trovare una accelerazione di Maggio (lanciato in verticale da Inler), la conclusione è stata il gol del pareggio (il cross del napoletano veniva corretto in gol da Badstuber).

SCANDALO – Ma i ragazzi di Mazzarri ieri sera non hanno solo dovuto fare i conti con i propri limiti tattici e con la qualità notevolissima degli avversari, sono stati costretti a combattere contro un arbitro scandaloso, il signor Benquerenca, un portoghese che tutto dovrebbe fare nella vita meno che dirigere partite di pallone. Ha condizionato profondamente la partita. Avrebbe dovuto concedere nel primo tempo un rigore al Napoli per il fallo di mano volontario di Schweinsteiger che avrebbe dovuto ammonire e spedire sotto la doccia in quanto il tedesco aveva già ricevuto un giallo per gioco falloso. Non contento, il portoghese nella ripresa («istigato» dal collega non vedente Soares) ha concesso al Bayern un rigore inesistente (Cannavaro era completamente voltato quando il pallone calciato da Gomez lo ha colpito sul braccio attaccato al corpo). Per fortuna dei ragazzi di Mazzarri, De Sanctis ha compiuto un vero miracolo parando il tiro dal dischetto di Gomez: quando si dice la giustizia divina. Dopo Ovrebo, Benquerenca: che strano il Bayern può sempre contare su un dodicesimo uomo in campo.  

La Redazione  

A.S.  

 Fonte: Corriere dello Sport

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