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Il Napoli sfida il “muro” Juve

Domenica a confronto il secondo miglior attacco (54 gol) e la difesa meno battuta (17 reti subite)

In the wall. È un muro la difesa della Juventus. È diventato difficile per tutti superare il pacchetto  arretrato bianconero. I numeri parlano chiaro: solo diciassette gol subiti in ventinove partite. Il  fattore più importante è che il team di Antonio Conte non ha mai perso una gara. Un record d’altri  tempi che lo tiene in corsa per lo scudetto nonostante abbia incassato la bellezza di quattordici pareggi. Toccherà alle bocche di fuoco del Napoli rompere questo record di imbattibilità della  Vecchia Signora. Già all’andata gli azzurri ci stavano riuscendo. Di gol ne segnarono tre, in verità  quattro, ma l’arbitro annullò un rigore regolare di Hamsik. Marekiaro sbloccò lo stesso il risultato  mentre gli altri due sigilli li mise Pandev. Peccato che si subì il ritorno dei piemontesi che alla fine  riuscirono a pareggiare l’incontro. Per 45 minuti la squadra di Mazzarri impartì una lezione di  calcio agli avversari, nonostante Conte cambiò assetto tattico per evitare il peggio. I bianconeri  furono messi alle corde e con un po’ di convinzione in più il Napoli avrebbe messo il freno ad un  gruppo che ha dimostrato grande valore nel prosieguo del torneo. Come detto la Juve ha il reparto  arretrato meno battuto della massima serie. Dall’altra parte, però, c’è un attacco che di gol ne ha  segnati cinquantaquattro, solo cinque in meno del Milan che ha il pacchetto offensivo più prolifico. Cavani è scatenato pure in questa stagione dopo aver fatto parlare di sé in quella scorsa. Diciannove  le griffe del Matador e se fosse stato più preciso dagli undici metri attualmente sarebbe primo in  graduatoria con lo scatenato Ibrahimovic. Ci terrà a fare bene in terra piemontese l’uruguaiano. Molti degli juventini attuali se lo ricordano ancora per la tripletta che gli rifilò nel passato torneo  allo stadio San Paolo. La squadra allenata dall’allora tecnico Delneri dovette dire addio ai sogni di  gloria poiché fino a quel momento stava facendo degli ottimi risultati. Non solo Cavani. C’è anche  Lavezzi che ha voglia di segnare ai bianconeri. Questa sensazione l’ha già provata in passato. Sa più degli altri come ci tengano i napoletani a vincere la partita delle partite. Fortunatamente da quando si è tornati in serie A i partenopei hanno sempre sorriso al cospetto della Signora. Sarebbe il caso di  farlo anche stavolta. E non solo per un odio sportivo che è atavico ma per una questione di classifica. Dovesse seriamente fare il colpaccio allo Juventus Stadium, il Napoli potrebbe dare una svolta importante alla rincorsa al terzo posto. Si caricherebbe al massimo e andrebbe poi il sabato di  Pasqua a Roma con lo spirito della grande. Lo stesso che l’anno scorso gli diede la possibilità di  ribaltare la partita casalinga con la Lazio. Bisogna stare attenti anche alla voglia di Chiellini e  compagni di rompere il tabù Napoli. Sono arrabbiati i bianconeri per aver sempre dovuto uscire a  testa bassa dal campo quando di fronte avevano i partenopei. E poi è loro intenzione continuare a  restare imbattuti nel tentativo di tenere testa al Milan capolista. Se i rossoneri dovessero vincere il  tricolore e se in finale di Coppa Italia non riuscissero a battere proprio gli azzurri, il loro unico  obiettivo sarebbe stato solo l’accesso diretto alla Champions League. Per amor del cielo, un ottimo  risultato ma visti gli investimenti della famiglia Agnelli, compresi quelli di gennaio, un trofeo in  bacheca lo dovrebbero mettere. Mazzarri farà bene a studiare la difesa bianconera. Che non è così una grande cosa ma comunque non prende molti gol e per di più su calci da fermo. Ormai il tecnico toscano ha il problema di gestire l’ansia di un reparto che proprio non vuole scacciare i fantasmi. Domenica, poi, ci saranno tutti bravi saltatori nella Juventus e quindi si rischia di subire altri gol  dopo gli undici nelle ultime quattro partite. Ma la Vecchia Signora sa che i tre Tenori non scherzano  e quindi farà bene a guardarsi anche essa le spalle.

Fonte: Il Roma

La Redazione

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