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Il sogno del napoletano Pigi: “Ho vinto davanti al balcone di casa”

Il trimmer DeFelice: che emozione quel bordo davanti al Lungomare

È stanco e fradicio dopo la trionfante regata. «Ma i miei compagni non hanno avuto dubbi a fare questo omaggio a Napoli e ai nostri tifosi: la loro passione è stata coinvolgente». Una sorta di «inchino» alla maniera della vela. Ma guai a usare questo termine. Unico napoletano nel circus delle World Series, è l’erede di Francesco De Angelis – praticamente suo vicino di casa nel quartiere di Chiaia – e di Vincenzo Onorato. Ora tocca a lui lanciare la sfida alla Louis Vuitton.
Mani grandi e pensieri semplici: «Dedico questo mio successo a mio padre che non c’è più. Sarebbe fiero di me». Racconta il trionfo che rivede davanti agli occhi come se fosse un film: «Siamo finalmente riusciti a fare una partenza decente – spiega Pigi – con Chris e il nostro tattico abbiamo a lungo discusso sulle nostre difficoltà allo start: sapevamo che se non fossimo rimasti intrappolati, avevamo un grosso potenziale. E così è stato».
Giura che a bordo nessuno ha avuto paura quando la sagoma di Spithill e di Oracle si è materializzata alle loro spalle: «Forse se l’avessimo visto ci avrebbe intimorito – scherza – Lui è uno degli avversari principali verso la conquista del trofeo. Ma eravamo talmente concentrati a scegliere la traiettoria giusta che quasi non ce ne siamo accorti». A bordo di Luna Rossa, l’equipaggio è completato dal tattico Francesco Bruni e da Nick Hutton e David Carr. «Un ottimo team, abbiamo lavorato sodo». Ha fatto festa con una doccia di champagne spuntato sul catamarano quasi all’improvviso, lanciato a bordo dallo stesso patron Bertelli che era su una delle barche d’appoggio. «Come festeggio? Magari porto Chris e gli altri a mangiare un’altra pizza alla Riviera – scherza – Ne abbiamo già mangiato una il primo giorno, resteremo qui ancora qualche ora, magari troviamo il tempo per tornare dal mio amico Salvatore». Si allontana velocemente, saluta la piccola Caterina e la moglie neozelandese, Vania. «Viviamo insieme a Auckland, ma la mia bambina che adesso ha tre anni l’ho voluta far nascere qui, a Napoli – spiega ancora euforico Pigi – Presto tornerò in Nuova Zelanda: per fortuna con Luna Rossa ci alleniamo ancora nella baia di Auraki e così la mia compagna è più contenta».
Deve cambiarsi prima di andare alla cerimonia di premiazione. Lo aspetta Patrizio Bertelli in persona per complimentarsi con lui: «Mi sa che dovrà offrire caffè a tutti per i prossimi giorni», dice il patron strizzando l’occhio. E lui, da buon napoletano, non si tira indietro: «Presidente, anche una cena tutta le sere se a San Francisco conquistiamo la vecchia brocca…». 

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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