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Preziosi: «Immobile in estate può arrivare a Napoli»

Il patron del Genoa Preziosi rivela: «Bigon mi ha chiesto la cessione dell’attaccante»

Più fumo che arrosto. Donadel ha rifiutato sia il Torino sia il Pescara, Dzemaili non ha mai pensato di lasciare il centrocampo svizzero del Napoli (e Mazzarri ha messo il veto per qualsiasi ipotesi di cessione), Rosati resta il vice di De Sanctis. L’arrosto è una cessione nobile che equivale a una dichiarazione di resa dinnanzi alle insistenze: Federico Fernandez, il centrale argentino titolare nella Seleccion di Sabella, l’uomo che fa enorme fatica a trovare posto nella difesa azzurra, ha battuto i piedi ed è volato in Spagna. Va al Getafe, dodicesimo posto nella Liga. «Meglio farlo contento», si son detti quelli dello staff tecnico azzurro.
In fondo il Flaco è stato titolare quest’anno solo contro l’Udinese (l’altra presenza in serie A col Palermo). La cessione è maturata nell’arco di 36 ore: un lampo. Domenica pomeriggio il direttore sportivo Riccardo Bigon ha aperto una trattativa con il Getafe che è piombato sull’ex Estudiantes con forza, sorpresa, decisione. E Fernandez, timoroso di perdere il posto con l’Argentina, non ha avuto dubbi perché il Getafe gli garantisce la maglia da titolare. Bigon ha detto di sì ma solo al prestito oneroso (200 mila euro) per sei mesi. Senza diritto di riscatto. La Liga è l’occasione che lo può rilanciare. Al posto di Fernandez non arriverà nessuno: il Napoli infatti non intende prendere altri difensori. Il ragionamento del club è semplice: non è il caso di fare innesti nella seconda difesa meno battuta d’Italia. L’uscita di Fernandez, blinda Bruno Uvini: il brasiliano, pur corteggiato dal Siena e dal Chievo, resta alla corte di Mazzarri che negli ultimi tempi ha espresso buoni giudizi su di lui.
I problemi con Zeman hanno rallentato l’assalto del ds Sabatini della Roma a Lorenzo Insigne, vecchio pallino del boemo: «Non mi stupirei se la Roma presentasse un’offerta», spiega Andreotti, manager del talento di Frattamaggiore.
Il Genoa, poi, dopo aver valutato bene la situazione, ha fatto sapere al ds Bigon che Immobile non si muove. Lo ammette lo stesso patron dei rossoblù, Enrico Preziosi, a Radio Kiss Kiss: «Il Napoli ha insistito molto per averlo, ma a gennaio non posso darlo. L’affare si potrà farà, ma magari solo questa estate». Difficile comprendere l’ottimismo di Preziosi anche perché il bomber napoletano è in comproprietà tra Genoa e Juventus.
Bigon ha cercato anche di comprende in questi giorni le reali volontà del Cagliari per Astori e Naingollan. Cellino è stato subito chiaro: non sono sul mercato, se li volete se ne può parlare a giugno. Ed è quello che succederà. Sempre se i sardi ridimensioneranno le proprie richieste. I problemi di Schelotto con l’Atalanta hanno per qualche ora fatto ritornare in quota il nome dell’argentino che, però, ha fatto subito sapere di voler andare all’Inter. Bigon, però, non ha mai valutato seriamente la possibilità anche perché il mercato dei centrocampista si è chiuso con l’arrivo di Armero e in attacco con la consegna a Mazzarri del quarto attaccante, Emanuele Calaiò.
I movimenti del braccio operativo di De Laurentiis possono anticipare quello che potrebbe essere un altro affare di giugno: Neto del Siena. Il difensore portoghese vuole Napoli e se Mezzaroma ammorbidisce la sua richiesta (9 milioni) la trattativa può andare in porto.
Il resto di quello che potrà succedere nelle ultime ore di trattative riguarda al massimo qualche ipotesi per il futuro: il Napoli avrebbe messo gli occhi (e qualcosa di più su Nicola Galelli, centrocampista classe ’96 del Darfo Boario. Una curiosità: Erwin Hoffer cambia squadra. L’attaccante austriaco è ancora di proprietà del Napoli, il suo contratto scade nel 2014. Era in prestito all’Eintracht. Ora torna al Kaiserslautern, sempre in prestito.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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