La sensazione è che Ciro Ferrara sia rimasto stregato da Lorenzo Insigne. E per un ragazzo napoletano che cresce col mito di Maradona e sogna di prendere il posto dell’idolo Lavezzi quando la felicità arriva deve essere una sensazione pazzesca.
Della serie «un giorno credi di esser giusto e di essere un grande uomo». Insigne, che Zeman cresce a Pescara a gradoni eminestrone, è stato catapultato nell’Under 21 dal napoletano Ferrara che lo ha schierato titolare col Liechtenstein. Lo scugnizzetto ha risposto con una bella prova e 2 gol. «Ho eseguito gli ordini: dovevo partire largo, poi quando siamo rimasti in 10 mi sono accentrato cercando il taglio di Gabbiadini per dargli la palla dentro. Ho sentito tanta fiducia, so che ora devo solo continuare così». Un’altra sensazione è che il c.t. punti su questo mini Giovinco rasato e tatuato anche per la gara più importante del girone, martedì a Rieti con la Turchia.
Napoli Lorenzo sa di dover lavorare duro perché, grazie a Ferrara e Zeman, vuole un giorno giocare nel suo Napoli, da protagonista: «Io spero che stavolta qualcuno della società mi abbia visto. Mi auguro il direttore Bigon, perché è lui che poi decide. Io, comunque, a Natale andrò a trovarli tutti. Mi farò vedere». Il baby prodigio di Frattamaggiore ha già capito le regole del gioco. Dalle sue parti si impara in fretta. Lorenzo ha Napoli nel cuore: «A Pescara ho legato soprattutto coi napoletani, la pizzami fa impazzire, un pensiero va a mio fratello Roberto, 17 anni (attaccante nel Napoli Primavera con Dodo Sormani) che ritengo più forte di me. Ma va anche alla mia ragazza (da 2 anni) Sabrina che è di Frattaminore e spero di vedere presto». Lorenzo non sogna con la Playstation, preferisce il calcio giocato, quello che si impara in strada e all’oratorio. Ama giocate a effetto, dribbling e colpi di tacco. Per lui il calcio è allegria ed è così che vuol conquistare un posto in paradiso.
La Redazione
C.T.
Fonte: Gazzetta dello Sport
