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Insigne debutta in azzurro: «È un sogno»

Prima del baby-campione in nazionale. Prandelli pronto a farlo entrare

Stasera a Sofia, contro la Bulgaria, comincia l’avventura dell’Italia nel Mondiale di calcio che si terrà tra due anni in Brasile. Prandelli ha confermato ieri le indicazioni di formazione offerte in questi giorni: in campo schiererà un 3-5-2 con la coppia Giovinco-Osvaldo in attacco. Lorenzo Insigne va in panchina, pronto a entrare se ce ne fosse bisogno. Dà l’addio alla Under 21, ora De Rossi, Pirlo, Buffon saranno i compagni di Nazionale, come Maggio suo compagno del Napoli e titolare azzurro. Va in panchina Lorenzo. Pronto a entrare se ce ne fosse bisogno. Ma l’esordio è sempre l’esordio, anche se stasera in Bulgaria non dovesse giocare neanche un minuto. La maglia della Nazionale fa sempre un grande effetto, come pure vedere i compagni dalla panchina, i compagni dell’Italia.
Sì, perchè stasera De Rossi, Pirlo, Buffon saranno i compagni di Nazionale, come Maggio suo compagno del Napoli e titolare azzurro. Lorenzo riuscirà a tenere a bada l’emozione, come sempre, anche quando canterà l’inno, abbracciato ai compagni in panchina, forse a Verratti, suo inseparabile amico nel Pescara, ora volato al Psg, oppure a De Sanctis, il portierone del Napoli che gli è stato vicinissimo anche in questi giorni.
Era in volo con l’Italia verso Sofia mente gli azzurrini di Mangia travolgevano il Liechtenstein a Casarano. Sette gol, un trionfo, una manna per gli attaccanti, De Luca, El Sharaawy, Immobile. Insigne avrebbe potuto segnare tanti gol con l’under 21 ma ovviamente ci ha rinunciato volentieri per rispondere alla prima chiamata con la nazionale A. Una punta di peso e una piccola, Osvaldo e Giovinco. Ecco, in questo momento Insigne è da considerare l’alternativa alla Formica Atomica e potrebbe giocare in coppia con Osvaldo, Destro o Pazzini. Soluzione che Prandelli potrebbe riservarsi per la seconda gara, quella contro Malta in programma martedì sera a Modena. Titolare dal primo minuto, o almeno per uno spezzone di partita. L’esordio vero, quindi, a meno che stasera in Bulgaria dovessero presentarsi le condizioni per in campo il talento di Frattamaggiore. Il primo cambio annunciato, infatti, è quello di Destro, l’attaccante della Roma, anche lui compagno di Lorenzo nell’under 21. Sei presenze e quattro gol con gli azzurrini, uno score importante per Lorenzinho. Ora il battesimo con l’Italia dei grandi.
La favola continua, quindi. L’anno magico con Zeman a Pescara, i tanti gol in serie B, poi il ritorno a Napoli, il ritiro a Dimaro, le prime reti: la tripletta al Trentino Team, il gol decisivo al Bayern Monaco. Ci ha messo poco a convincere Mazzarri, dopo essere stato richiamato alla base con grande convinzione dal presidente De Laurentiis. Tutto in breve tempo, il contratto con il Napoli, accordo per cinque anni. Poi l’esordio in campionato a Palermo, una buona partita, in una notte trionfale per il Napoli. Poi un’altra partita da titolare contro la Fiorentina al San Paolo, tra i migliori in assoluto. Sua la punizione per il colpo di testa vincente di Hamsik, o meglio per la carambola vincente tra lo slovacco e Borja Valero. Suo anche il calcio d’angolo, respinto dalla difesa viola sui piedi Dzemaili che segnò il 2-0.
Insigne e l’Italia, la favola è appena cominciata. «È già bellissimo essere qui. Il merito principale è di Mazzarri, ringrazio lui e Prandelli per avermi dato questa chance». I prossimi sogni, lo scudetto con il Napoli e il mondiale in Brasile. «I risultati si ottengono con il lavoro. Pensare che la finale Italia-Spagna degli Europei l’avevo vista a casa con i miei genitori e la mia ragazza Genny…». Invece Lorenzo stasera sarà in panchina pronto a entrare se Prandelli dovessi dargli una chance.
Il suo idolo è Del Piero che ha firmato con il Sydney. «L’ho sempre ammirato, mi dispiace sia andato via perché non posso scambiare la maglietta». Gli ha rubato l’esultanza, la linguaccia, esultanza che ha tatuato sul braccio il suo papà Carmine. Spera di rubargli qualche numero. «In allenamento provo sempre il tiro a giro». Ha stregato tutti per la sua semplicità e la sua convinzione già nel primo giorno a Coverciano. La convocazione in Nazionale. «Era uno dei miei sogni, insieme a quello di esordire in A con la maglia del Napoli». Due sogni raggiunti, in breve tempo. Ora ce ne sono altri, qualche minuto in campo con l’Italia. Stasera a Sofia, forse. Martedì a Modena contro Malta le sue chance saranno maggiori. Ma la maglia dell’Italia l’ha conquistata. Ed è quello che conta.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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