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Italia stanca, Prandelli cambia preparazione in vista del Messico

RIO DE JANEIRO. Cesare Prandelli rivoluziona i programmi dell’Italia. La stanchezza per una stagione calcistica lunga e faticosa unita agli effetti del fuso orario (il Brasile è 5 ore indietro rispetto all’Italia) hanno convinto il ct che era il caso di cambiare i programmi di allenamento in vista della Confederations Cup. A complicare le cose si è messo un caldo quasi estivo, 26 gradi ieri più un tasso di umidità elevato, nonostante a Rio le stagioni siano al contrario e quindi si vada verso l’inverno. E dovrebbe andare ancora peggio quando ci si sposterà verso il nord, prima a Recife per affrontare il Giappone di Zaccheroni e poi a Salvador per il match molto atteso del 22 contro il Brasile, per il quale allo stadio Fonte Nova è annunciato il tutto esaurito. Lì, anche se a giugno c’è il rischio pioggia, l’estate dura tutto l’anno.
Così Prandelli ha deciso di abolire la doppia seduta di allenamento, perché «quando vedi Cerci che, contro Haiti, non riesce una volta a saltare l’uomo capisci che i ragazzi sono stanchi. Non voglio cercare scuse, ma ora bisogna lavorare molto sulle motivazioni», ha aggiunto il ct dopo l’amichevole del Sao Januario. È logico quindi che, a questo punto dell’annata calcistica, lo staff tecnico azzurro non possa spingere più di tanto.
Ma questa esperienza brasiliana dovrebbe risultare assai utile in vista del prossimo anno. Bisognerà muoversi per tempo, e considerare il fattore ambientale tenendo presente che in un paese grande come il Brasile a metà giugno ci sono anche luoghi, come Porto Alegre, in cui l’inverno arriva davvero.
Sicuramente andrà trovata una struttura migliore del campo di riscaldamento del «Joao Havelange» per gli allenamenti, ma questo dipenderà ovviamente dal girone in cui verrà sorteggiata la squadra azzurra. Si sono già fatte avanti per ospitare Balotelli e compagni le città di San Paolo e Belo Horizonte, dove ci sono delle foltissime comunità italiane che non attendono altro che poter incoraggiare i loro beniamini. Di sicuro il ritiro non potrà essere come lo Sheraton Barra di questi giorni sul litorale carioca, a due passi dalla spiaggia, in mezzo alla gente e anche a qualche distrazione.
Intanto va registrato il fatto che i giornali di qui lodano Pirlo e Buffon, definendoli «ottimi esempi di semplicità», per il fatto che, quando passeggiano sul lungomare, oltre a gustarsi un’acqua di cocco, si prestano volentieri per foto e autografi con i tifosi che glielo chiedono. Così viene pubblicata un’immagine di Pirlo mentre scatta una foto a Buffon assieme a un sostenitore degli azzurri, visibilmente soddisfatto. Che un campione (del mondo) come Pirlo si improvvisi paparazzo piace a molti, ora l’Italia deve dare solo qualche risposta sul campo. Il Messico è la squadra che ha impedito alla Selecao di vincere l’oro olimpico a Londra, domenica quindi gli azzurri avranno il pubblico del Maracanà dalla loro parte: per questo sono vietate altre brutte figure come quella fatta l’altra sera contro Haiti.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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