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Italo Cucci: “Il Napoli cerca il nuovo Maradona e De Laurentiis ‘incorona’ Benitez come nuovo Cavani”

Sarà che non amo twitter, chiacchiericcio vuoto e spesso insolente; sarà l’antica abitudine di parlar di Squadre & Gioco – di questi tempi – e non di massimi sistemi; sarà perché nel frattempo la Juve è già grande e il Milan la sta imitando: per tutto questo il Napoli, insistentemente twittato ma non ancora visibile, mi porta a fianco del tecnico a sollecitare la visione e l’acquisto di quei tre giocatori di qualità che – come dice Benitez, ora più un audace “Benitone” che il mite don Rafa ferito da Moratti – serviranno per essere protagonisti in campionato e in Champions. Passi pure per le feste che hanno accolto De Laurentiis a Dimaro – una bella domenica per l’abilissimo Signor Sessantatrè Milioni – ma ci vuole più della fede e della passione per accogliere senza farsi una bella risata l’annuncio twittato che “Benitez sarà il nostro Cavani”. Ci ha ironizzato su pure lui, il compostissimo signor Rafa (ma stia attento a non fare l’aziendalista ad oltranza: sa già che non rende) prima di dire – parole sante – “Vogliamo competere con la Juventus come è stato fatto quest’anno per lottare al vertice. Per fare bene in serie A e Champions abbiamo bisogno di alternative valide in più reparti. Abbiamo bisogno di un piano A e di un piano B”. E anche di un Lato B, tanto per dire. C’è bisogno di fatti, non di parole. E poi, visto come se la sta squagliando Cavani – adorabile fuggitivo – meglio tornare all’antico motivetto dedicato a chi non ha mai tradito: “Il Napoli cerca il suo Maradona”. Perché Cavani ha fatto una valanga di gol – verissimo – ma ha vinto solo una Coppa Italia e se non arrivano ora che ci sono i quattrini, uno scudetto o una Champions non arriveranno mai più. E a proposito di gol, è paradossale che a forza di cessioni illustri si siano prima cancellati i Tre Tenori (Hamsik solista è un orfano di gioco) eppoi quella macchina da guerra che ha tenuto impegnate le Tre Grandi per almeno due stagioni. Rafa sta già lavorando su Insigne, nella speranza che l’eterna brillante riserva di Mazzarri sia maturata a leader, ma certo non bastano Lorenzinho e Callejon a far sognare gol a grappoli. Il Napoli fa bene a non cercare di svenarsi per portare casa Top dismessi (non vi sembra che Tevez e Gomez li abbiano sbolognati senza dolore?) ma deve far centro con l’acquisto di realtà tecniche indiscutibili, o di giocatori su cui scommettere per un rilancio stupefacente, proprio come ha fatto Mazzarri con Cavani. Visto che non tocca a me spendere, ma solo esprimere pareri puramente consultivi, vedrei un Napoli rafforzatissimo con Jovetic, Lamela e Candreva, personalità trascinanti: giocatori che avevano già un loro valore di mercato prima che nelle tasche di De Laurentiis comparisse l’Oro di Napoli, alla larga dunque da truffette di bassa lega e, al tempo stesso, l’opportunità di far restare i quattrini in Italia. Da dirigenti di alto livello ci si deve aspettare anche scelte responsabili per la Povera Italia. Aspettiamo dunque, insieme a “Benitone”, le Nuove Figurine da collocare nell’albo della passione e, magari insieme all’erede di Elisabetta, nei presepi di via San Gregorio Armeno.

Fonte: Il Roma

La Redazione

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