Il Bari non fa paura. La prestazione di Torino, al di là dell’avverso risultato finale, ha confermato il come la Juve Stabia abbia raggiunto una maturità tale da potersela giocare alla pari con qualunque avversario, sia esso di prima o di ultima fascia. Ne è fermamente convinto Piero Braglia, il quale ha avuto modo all’Olimpico di ammirare i nuovi progressi della propria squadra.
«Abbiamo disputato un’ottima prova, peccato che nel calcio i complimenti servano a poco se non sono accompagnati dai risultati. Le dichiarazioni di Ventura sul nostro difensivismo per me suonano come un plauso, vuol dire che siamo riusciti ad applicare sul campo quanto avevamo studiato durante gli allenamenti. Se avessimo affrontato i granata a viso aperto saremmo tornati a casa con le ossa rotte».
Una delle note più positive della trasferta è stata la prestazione di Di Tacchio, schierato a centrocampo per sostituire gli infortunati Danucci e Scozzarella:
«Francesco ha giocato una gran partita, può di certo dare tanto per la nostra causa. Ha un notevole potenziale, peccato che talvolta perda l’attimo giusto per il passaggio perché pensa troppo anziché agire di istinto».
Un apprezzamento importante in vista della col Bari, che si annuncia oltremodo ostica:
«I pugliesi sono una grande squadra, puntano alla serie A e hanno gli uomini giusti per riuscire quantomeno a qualificarsi per i playoff. Sarà una partita delicatissima, loro sono bravissimi nel ripartire grazie ad elementi come Rivas e sanno rendersi pericolosi sui calci piazzati. In Lega Pro siamo andati spesso in gol in queste circostanze, quest’anno invece ancora dobbiamo oleare alcuni meccanismi, a partire dal come divincolarsi dai reciproci marcatori quando si va a saltare, cosa che in Prima divisione era molto più semplice. Per quel che riguarda le esecuzioni, Erpen calcia bene, ma le sue traiettorie sono troppo lente. Tuttavia c’è Scozzarella, il quale è bravissimo ad originare delle traiettorie tagliate sia quando crossa che quando mira lo specchio della porta. Il suo infortunio è rilevante anche per questo».
Braglia affronta poi l’ormai consueto argomento portiere:
«Contro il Bari giocherà Colombi, dar vita ad inutili dualismi sarebbe esclusivamente deleterio. Lui e Seculin sono di pari livello ed a Torino ha giocato quest’ultimo perché andava premiato per quanto aveva fatto contro la Nocerina e l’Ascoli. Il primo portiere però è Simone, se siamo in serie B il merito è anche suo. Poi in futuro vedremo se cambierà qualcosa o meno nelle gerarchie».
Già, perché all’allenatore gialloblù le scelte di Ciro Ferrara non vanno proprio giù:
«Non lascerei il mio club per sedermi in tribuna. Non sono contro le Nazionali, sono contro le esperienze inutili. Guardate invece Raimondi, domenica partirà con la selezione B-Italia ed avrà l’opportunità di esser parte integrante di un progetto che per la sua carriera potrebbe rivelarsi molto costruttivo. Certo, per noi tecnici le Nazionali sono un fastidio, ma per i ragazzi rappresentano vetrine importanti. Di contro Danilevicius non avrà più impegni con la Lituania, finalmente potrò averlo a mio totale servizio».
Braglia e le Nazionali, un feeling mai nato.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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