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Koulibaly nel forum al Mattino: “Siamo rimasti per fare la storia del Napoli. Se giochiamo al 100% possiamo vincere L’Europa League”

Un Kalidou Koulibaly sempre con il sorriso sulle labbra e che ha parlato di tanti temi nel forum organizzato dal Mattino nella loro redazione. Il difensore senegalese del Napoli ha spaziato dal tema importantissimo del razzismo, dal campionato all’Europa League:

“I miei compagni e lo staff mi aiutano moltissimo. È importante avere un calciatore esperto come Albiol al mio fianco. Lui mi aiuta tantissimo così come Maksimovic e Chiriches. Mi sento in famiglia e quando sei in famiglia è ancora più facile. Gli schemi di Sarri sono difficili. Dobbiamo stare attenti più ai movimenti della palla e io all’inizio ci ho messo molto tempo. All’inizio non giocavo con mister Sarri e aveva ragione perchè avevo difficoltà proprio ad imparare questi movimenti. Anche quando guarda le gare di altre squadre le guardo come se fosse la nostra linea difensiva. Oggi sono un altro giocatore. Per lo Scudetto ci sono anche Inter, Milan e Roma. Lo Scudetto è un lungo cammino e bisogna fare un passo alla volta. La Sampdoria al momento è in salute, gioca come noi, con gli stessi nostr schemi, è come giocare con un ‘fratellino’ che sa tutto di te.Se vogliamo finire davanti alle altre squadre dobbiamo giocare bene e vincere. A Napoli lo Scudetto lo aspettano da molti anni ma dobbiamo seguire la nostra strada. Siamo rimasti per fare la storia del Napoli. Siamo consapevoli di poter vincere e dobbiamo vincere qualcosa. La sconfitta contro lo Shakhtar ci è costata il passaggio del girone ma ora dobbiamo puntare all’Europa League e giocarla al 100% sapendo che possiamo vincere. Ieri abbiamo visto che anche chi gioca meno può aiutarci. I cori contro la città mi fanno male come se fossero cori contro gli uomini di colore. Mandela e Malcolm X sono i miei idoli, mi hanno trasmesso la lotta e mi hanno trasmesso il fatto che nulla è impossibile, nella vita non bisogna mai abbattersi. Nel Napoli ho avuto un primo anno molto difficile, giocavo molto poco ma ora sto benissimo qui e non ho mai pensato di andare via. Il mio idolo calcistico invece è Thuram, sono cresciuto in Francia e li ho visti vincere il mondiale del 98′. Mio padre ha sempre sudato per darmi le cose, io lo vedo come un eroe, cercherò di insegnare anche questo a mio figlio, lui deve sapere che nella vita non c’è nulla di scontato, deve guadagnarsi tutto, deve sudare per avere le cose. L’italia è una nazionale che deve far parte della Coppa del Mondo, il livello del calcio italiano è alto ed infatti è una sorpresa non vedere la nazionale al mondiale. Mi dispiace moltissimo per Lorenzo, lui è un grandissimo giocatore. Io gioco al calcio per giocare la Champions ed i Mondiali, spero di arrivare lì in buona salute per dare il massimo. In Africa c’è molto ritardo nella crescita delle strutture, i giovani africani difficilmente riescono ad emergere, ora c’è qualcosa che sta cambiando, alcune squadre europee stanno investendo in Africa. Con questi schemi del mister è difficile far venire miei compagni senegalesi al Napoli, non mi dispiacerebbe vedere Manè e Keità Balde con la maglia azzurra. Giocavo in Belgio quando mi chiamò Benitez, pensavo fosse un amico che mi stava facendo uno scherzo e quindi subito gli staccai il telefono in faccia. Sarri chiede di essere sempre attento e concentrato al 100% in tutto l’arco della partita. Satin ha fatto tutto per il mio rinnovo al Napoli, passa sempre per il cattivo della situazione, lui è stato il primo a dirmi di rimanere a Napoli. Ghoulam è un fratello per me, da quando sono arrivato sono sempre con lui, è stato difficile vederlo sofferente. Però sono contento quando vedo in allenamento che si sta riprendendo, lui è molto importante per la squadra. A Napoli mi piace moltissimo la pizza, il mio pizzaiolo si arrabbia tanto quando vado a mangiare la pizza perchè sono l’unico che gli chiede una pizza tonno e cipolla.

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