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La Juve Stabia si lancia verso i playoff

Braglia riconfermerà la squadra che ha battuto il Vicenza in trasferta

È lo spartiacque del campionato, la classica partita che va ben al di là dei tre punti della posta in palio. Juve Stabia-Novara, in programma oggi pomeriggio al Romeo Menti, vale molto di più. Una vittoria rischia sul serio di cambiare il prosieguo di stagione delle due formazioni. A 37 punti in classifica, solo 13 al primo traguardo della salvezza, in casa Juve Stabia, al di là dei proclami di Braglia e della società, cominciare sul serio a sperare in qualcosa di più della permanenza in B, sarebbe legittima aspettativa de tifosi. A 28 punti, invece, i piemontesi potrebbero porre una pietra miliare nella lotta salvezza. Ne sembrano certi anche i due tecnici.
L’allievo contro il maestro. Alfredo Aglietti, ex attaccante che in coppia con Caccia portò il Napoli di Simoni alla finale di Coppa Italia nel ’97, torna al Romeo Menti dopo quasi venti anni (era il 1995) da quando, bomber della Reggina di Zoratti (promossa in B), conquistò sul campo, a suon di gol (18) il passaggio al Napoli l’anno successivo. Lui, Piero Braglia, lo conosce bene, fin dai tempi quando entrambi, con ruoli diversi, erano alla Rondinella.
Lo scorso anno, alla guida dell’Empoli fu il tecnico toscano a tenere a battesimo la Juve Stabia in B. Ora sogna il colpaccio esterno: «Rispetto per tutti, paura di nessuno. In questi giorni – queste le sue parole alla vigilia del match -, ho visto bene la squadra, che ha assorbito senza drammi lo stop col Cesena. Di fronte avremo un avversario di rango. Hanno ragazzi come Verdi (che il Novara ha conteso fino alla fine nel mercato di gennaio ndr) che possono fare la differenza. Sarà importante star calmi, non avere timori in un ambiente caldo».
Il Novara recupera Gonzalez, Pesce e Buzzegoli. È una squadra che Braglia definisce «un brutto cliente». Così, il tecnico toscano ha catechizzato i suoi in questi giorni. «È vero – conferma il bomber Cellini – abbiamo studiato bene l’avversario, sappiamo che di fronte ci sarà una squadra con valori importanti. Non credo meritino l’attuale classifica, mi sarei aspettato di vederli lottare per le posizioni di vertice. Dopo un momento di difficoltà sembrano aver riaggiustato il tiro, dovremo fare molta attenzione».
Tutti concentrati sulla salvezza in casa stabiese, ma Cellini, che della categoria ha esperienza, non nasconde che, sotto sotto, il sogno cominciano a cullarlo anche i calciatori: «Diciamo che si rinuncerebbe volentieri a qualche giorno in più di ferie se dovessero arrivare i playoff – sorride -. Per ora, però, inutile fare voli pindarici, il primo e unico obiettivo deve essere raggiungere la quota di 50 punti il prima possibile. Tra l’altro, se le tre di testa continueranno a viaggiare su questi ritmi, il rischio, come accadde nell’anno della promozione di Napoli e Juventus, che gli spareggi vengano annullati è forte. Ma non è un problema nostro». Almeno per ora.
Per la prima volta, forse, quest’anno, Braglia sembra avere problemi di scelta, e solo questo pomeriggio, prima della gara, sarà possibile intendere quali saranno state le sue scelte. Come ormai consuetudine, infatti, il tecnico ha disputato la seduta di giovedì a porte chiuse, provando nuovi assetti e uomini da opporre al Novara. L’impressione è che rispetto alla vittoria di Vicenza non ci saranno clamorose novità.
Mbakogu è alle prese con noie muscolari e la battuta su Caserta che ha scontato un turno di squalifica («Bisogna vedere se rientra…») lascerebbe intendere la riconferma dell’undici che ha espugnato il Menti sette giorni or sono.
Fuori, dunque, Scognamiglio, con Murolo preferito in difesa, stesso discorso per Bruno, cui è stato preferito Acosty al fianco di Cellini. Il ghanese, invece, potrebbe partire dalla panchina nel caso in cui Braglia preferirà tornare al 4-3-3, con Caserta, però, in campo. In quel caso, blindata la difesa, a centrocampo ci sarebbero Mezavilla e Suciu, con Zito avanzato insieme a Verdi nel tridente completato da Cellini punta centrale.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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