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La Lega: «Supercoppa, organizzazione ok»

Dopo le critiche del patron azzurro De Laurentiis la rappresentanza associativa fa il punto sulla trasferta a Pechino

Dopo le critiche del presidente De Laurentiis all’organizzazione, dalla Lega filtra il messaggio che tutto è stato fatto al meglio. La Supercoppa ha fruttato a Napoli e Juventus tre milioni, pagati in anticipo dagli organizzatori cinesi. Da aggiungere 300mila euro da dividere tra le due società per eventi aggiuntivi. E poi la copertura di spese e costi: il viaggio andata e ritorno in classe business per 60 persone a squadra, cinque giorni di soggiorno gratis in albergo. Un evento che, sempre secondo quanto filtra dalla Lega, difficilmente in Italia, con i diritti tv già venduti, avrebbe potuto fruttare di più anche con un’eventuale doppia sfida di andata e ritorno considerando il periodo e le spese inerenti all’organizzazione di una partita.
A giudizio della Lega il modello organizzativo sperimentato da anni ha funzionato: lo stadio a Pechino era pieno e c’è stato il ritorno d’immagine per il nostro calcio. Una macchina che, come in altre edizioni ha assecondato, pur in una situazione complessa come quella cinese per via della burocrazia, tutte le richieste last minute della società, compreso il cambio del campo di allenamento richiesto dal Napoli. Il problema del trasferimento allo stadio di De Laurentiis, c’è stato un intoppo del quale la Lega ha già chiesto conto agli organizzatori cinesi. Le delegazioni si sono mosse in carovana con la scorta della polizia lungo il viaggio, la Juventus e gli arbitri non hanno avuto problemi. Pur capendo la delusione del Napoli l’epilogo finale della mancata partecipazione degli azzurri alla cerimonia è stato definito come l’ultimo pezzetto mancante a una serata riuscita.
Per quanto riguarda la ripresa Tv i diritti della Supercoppa sono stati aggiudicati dalla Rai con regolare bando insieme a quelli della coppa Italia e si è registrato un incremento del cinquanta per cento in più all’edizione scorsa di Pechino. La partita è stata prodotta dalla Lega dando il servizio in appalto a Beijing Tv, Telepechino, che copre metà Cina, tecnicamente l’evento è stato trattato come anticipi e posticipi serali, una trasmissione standard con la copertura di 14 telecamere Le due edizioni precedenti sono state riprese da CC Tv Rai ma, sempre dalla Lega, fanno sapere che questa è stata la migliore edizione dal punto di vista delle riprese e dei replay. Gli organizzatori cinesi hanno pagato le 37 persone che hanno partecipato alla Supercoppa: 12 i rappresentanti della Lega, oltre al presidente Beretta e al direttore generale Brunelli, c’erano altri dieci rappresentanti che hanno seguito le squadre, gli arbitri, la logistica, la stampa, e l’agronomo che si è occupato del manto erboso. Il resto della comitiva era composto dai 7 arbitri, dai rappresentanti della procura federale, e da quelli dell’antidoping. La Lega ha proposto la soluzione Cina all’assemblea che ha accettato creando un’opportunità che ha un senso dando continuità nel tempo, una proposta che è stata votata e più volte rinnovata. E c’è una clausola che permette alle società di non giocare a Pechino, il limite ultimo per quest’edizione era l’11 giugno.
Intanto il ct della nazionale Prandelli è molto deluso dalle polemiche scaturite durante e soprattutto dopo la finale tra Juve e Napoli. E invita tutti a seguire il fair play degli atleti olimpici. «Ho visto alle Olimpiadi accettare da grandi atleti le sconfitte nel modo giusto – ha detto – Ecco noi dovremmo imitare e seguire questi atleti. Ci possono essere momenti e occasioni per fare rimostranze, ma mai bisognerebbe mancare di rispetto nei confronti degli avversari, di chi ospita un evento».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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