Un quarto degli abbonati si è volatilizzato – gli aficionados sono passato da circa dodicimila a novemila – ma Giuseppe Sannino non ha paura. Alla vigilia del debutto con il Palermo in serie A, al Barbera contro il Napoli, il tecnico rosanero – napoletano di Ottaviano – si rivolge sia ai tifosi che sono rimasti vicini al Palermo sia a quelli che si sono allontanati.
È sulla panchina di una squadra che ha rotto i ponti col passato, rinnovandosi parecchio, e lo sa. «Capisco la diffidenza dei tifosi, voglio che la mia squadra abbia un’anima e il pubblico lo capisca. Dobbiamo essere felici per la gente che ci ha dato fiducia e puntare a ricambiarla. So quanto la città sia legata a questi colori. I tifosi palermitani sono come una moglie che si sente tradita, ma che alla fine torna».
La prima giornata contro un Napoli ancora “ferito”dopo le polemiche con arbitri e Juventus dopo la Supercoppa è un ostacolo niente male per il nuovo Palermo, che si presenterà in campo con un modulo speculare a quello degli azzurri di Mazzarri. «Il Napoli è una grande squadra – aggiunge Sannino – e non lo dico solo in base alla preparazione in Supercoppa. Ha iniziato la preparazione prima di noi e ha il vantaggio di avere molti calciatori che da tempo giocano assieme. Per contrastare la squadra di Mazzarri i miei ragazzi dovranno correre e soffrire, essere umili e non presuntuosi. Per colmare un gap tecnico servono altre qualità». Idee chiarissime per quanto riguarda la formazione, tranne che per un ballottaggio in attacco: il partner di Miccoli sarà uno fra Hernandez ed Ilicic; quest’ultimo è alle prese con qualche problema fisico, anche se in ripresa rispetto ai giorni precedenti. Sannino potrebbe dunque dare fiducia all’uruguayano.
Fonte: Il Corriere del Mezzogiorno
La Redazione
M.V.
