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GRAFICO – La rivoluzione di Benitez: 100 milioni per 13 giocatori, è un altro Napoli

Otto nomi nuovi a giugno altri cinque in inverno: in due sessioni di mercato la squadra ha cambiato pelle e soprattutto gioco

NAPOLI – Otto calciatori nuovi durante il mercato estivo; altri cinque in quello invernale, per un investimento complessivo che supera i cento milioni di euro. Con l’avvento di Rafa Benitez, il Napoli ha operato una vera e propria rivoluzione. Negli uomini e anche nella filosofia di gioco. Calciatori di livello internazionale e manovre basate più sul possesso-palla che sull’aggressività; gente dai trascorsi importanti e giovani di sicuro avvenire; elementi con esperienza nelle Coppe e una crescita del tasso tecnico dell’organico. La sterzata a trecentosessanta gradi è sotto gli occhi di tutti. Dopo il secondo posto in classifica e il ritorno in Champions, in pratica è ripartito un nuovo progetto basandosi sulle indicazioni dell’allenatore e a cui volentieri si sono adeguati De Laurentiis, Bigon, nonché l’intero management tecnico. Ed i risultati sono arrivati anche prima del previsto. Il Napoli, infatti, è in corsa su tre fronti: campionato, Coppa Italia ed Europa League (se fosse capitato in un girone diverso, si sarebbe trovato ancora in Champions con i dodici punti realizzati).

MERCATO ESTIVO – Gran parte degli oltre cento milioni di euro investiti sono stati spesi in estate ed hanno gravato sul bilancio relativo al secondo semestre del 2013. Dovendosi privare di Cavani e avendo dato il benservito ad altri elementi quali Gargano, Campagnaro, Donadel, De Sanctis, El Kaddouri ed altri, il Napoli si è rimesso totalmente ai voleri di Benitez. Il tecnico spagnolo aveva le idee chiare sugli uomini da aggregare e sul modulo da applicare. Don Rafa voleva assicurarsi una nuova spina dorsale della squadra in modo da garantirsi già una base solida. E così indicò il portiere (Reina), il centrale di difesa (Albiol), la punta (Higuain), e un giocatore capace di offrigli aggressività e praticità su tutto il fronte d’attacco (Callejon). A sua volta, diede l’ok per Mertens e la conferma di Insigne, nonché il lasciapassare per il secondo portiere, Rafael, e l’ariete d’area, Zapata.  Oltre settanta milioni di euro per ripartire con un minimo garantito: una squadra che sapesse interpretare il verbo dell’allenatore e riuscisse anche a dialogare nella stessa lingua in modo da accelerare l’opera di apprendimento. E la velocità con cui il Napoli di Benitez si è espresso in campionato come in Champions ha sorpreso un po’ tutti. Nessuno però poteva prevedere infortuni così gravi da frenarne il decollo. Da Zuniga a Mesto, da Maggio a Britos, da Hamsik a Behrami, fino ad arrivare a Reina. Eppure la squadra è riuscita a mantenere un’andatura piuttosto apprezzabile tanto da sfiorare la qualificazione in Champions e restando a ridosso del secondo posto in classifica, fino a giungere alla conquista della semifinale di Coppa Italia proprio l’altra notte.

MERCATO INVERNALE – Tre colpi aveva promesso il presidente al mercato invernale e tre colpi sono stati messi a segno. Un centrale ed un esterno sinistro difensivo, un centrocampista. Probabilmente sarà sfuggito per strada qualche obiettivo primario ma il Napoli si è fatto trovare pronto per mettere le mani su tre calciatori sulla carta affidabili, eclettici, nonché prospettici: Jorginho, Henrique e Ghoulam. E poi rilevare anche il portiere Andujar per giugno. Più di 15 milioni impegnati in questa sessione e che andranno a gravare sul bilancio del primo semestre del 2014. E se in queste ore dovessero concretizzarsi le cessioni di Armero e Cannavaro non si esclude che possa esserci un ulteriore arrivo. Cento milioni per gettare le basi per un futuro sempre più ambizioso, nonostante persistano mugugni sparsi nell’ambiente.

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Fonte: Corriere dello Sport

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