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La strana vigilia della Nocerina in bilico tra B e Prima divisione

I Molossi sperano nei ripescaggi insieme al Vicenza

È in arrivo la sentenza della Corte di Giustizia sull’esclusione di Grosseto e Lecce dalla B e la conseguente retrocessione in Prima divisione. Nocera è in attesa, con la speranza di poter riabbracciare quella cadetteria persa sul campo ma riafferrabile per i capelli attraverso le sentenze d’appello che potrebbero confermare le esclusioni del club toscano e del club salentino dalla serie B con la retrocessione in Prima divisione. E a sperare con la Nocerina c’è anche il Vicenza, prima candidata al ripescaggio.
Intanto società e squadra non parlano. Ieri i calciatori rossoneri si sono ritrovati al «San Francesco» per la ripresa degli allenamenti, dopo 48 ore di riposo, dinanzi ad un centinaio di persone. Mentre sugli spalti si rincorrevano notizie e indiscrezioni, sul campo l’Auteri band sgobbava sotto un solo sole poco piacevole ma con la speranza di rigiocarsi di nuovo la B. Del vecchio gruppo sono rimasti in pochi, a partire da capitan Bruno, «mago» Merino, e dai difensori Di Maio e De Franco. Loro più dei nuovi sentono il peso di una retrocessione fin troppo condizionata dal girone d’andata dello scorso anno. Non parlano, anche per scaramanzia, ma il pensiero è chiaro: non aspettano altro che la B. Consapevoli che buona parte dell’attuale gruppo di lavoro potrebbe lasciare la squadra in virtù di un mercato tutt’altro che concluso.
Anzi, di fatto bloccato. Ieri il diesse Pitino era a Roma, con il segretario Iodice e l’avvocato Stagliano, dinanzi alla Corte di Giustizia per seguire la fase dibattimentale d’appello. Il diesse aspetta solo l’epilogo di questa vicenda per rituffarsi sul mercato. In caso di ritorno in serie B, Pitino rivolterebbe l’attuale undici titolare con l’innesto di almeno sei giocatori di categoria; in caso di permanenza in Prima divisione, si limiterebbe a completare l’organico con altre tre pedine. Così come suggerito da Auteri due domeniche fa dopo l’uscita di scena dalla Coppa Italia per mano della Reggina. Chiarissime le parole del tecnico rossonero: «In caso di B occorrono almeno cinque, sei giocatori».
Si riaprirà, dunque, la finestra sul mercato. I nomi «cadetti» già circolano da tempo: il portiere Bremec del Grosseto, il difensore Ferrario del Lecce, l’attaccante ungherese Feczesin, il ritorno di Giuliatto. Per adesso solo contatti con promesse di firma dal momento dell’ufficialità della B.
Il tifo rossonero? Si appresta a tornare allo stadio dopo il derby di tre settimane fa contro la Paganese. Appuntamento domani sera al «San Francesco» per l’amichevole contro il Sorrento. Sarà una Nocerina griffata B o Lega Pro? Alla Corte l’ardua sentenza.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

M.V.

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