A buon intenditor…. «Per lui Napoli sarà un’ottima esperienza». Il sì che non t’aspetti così brutalmente e che sbriciola le convenzioni del mercato arriva in diretta universale: e mentre Dries Mertens sta preparando la valigia, la destinazione (annunciata) conferma ciò che ormai s’era scoperto da un bel po’ ma che la pretattica delle trattative teneva ancora distante dall’ufficialità. «E poi può giocare la Champions….». Il calcio del Terzo Millennio – ma anche quello del Secondo – si ciba di segreti, di strategia, di silenzi, di depistaggi: e invece, stavolta, il mondo va all’incontrario, mette in vetrina la verità e spinge Soren Lerby, il procuratore dell’esterno, a confessarsi pubblicamente: «Un nuovo paese, una nuova cultura». Una nuova vita, da cominciare in fretta, ancor prima di arrivare a Dimaro: da avviare con la firma dei contratti che intanto saltellano grazie alle tecnologie e che vanno firmati in ognuna delle pagine.
E UNO – Mertens (26) è la prima ala per decollare, il rappresentate da sistemare tra le linee per dare spessore e atletismo al 4-2-3-1 di Benitez, il gregario eccellente che fatica per sé e per gli altri e che però sa come trovare la strada del gol: il primo affare è nell’aria, affidato ai dettagli e dunque prossimo alla pubblicazione degli atti. La forbice con il Psv è stata ridotta a nulla, sui compensi non ci sono mai state serie difficoltà e le ultime perplessità – eventualmente esistessero – ha provveduto a spazzarle via Lerby, sistemando il proprio assistito sul volo per Capodichino che chiuderà un settennato olandese denso di soddisfazioni: «Per lui Napoli sarà un’ottima esperienza, una nuova esperienza e una nuova cultura. E poi potrà anche confrontarsi in Champions League».
E DUE – Chi si ferma è perduto e il Napoli s’è mosso, ha abbattuto ogni frontiera, s’è spinto sino in Brasile ed è entrato in pressing sul Santos per trovare la convergenza decisiva che conduce dritto a Rafael Cabral Barbosa (23), un portierino dotato di talento e però anche costoso: in casi del genere, trattare ad oltranza conviene; ma le divergenze vanno ripianandosi e l’ottimismo dilaga. Il Napoli annusa l’affare, sente d’essere in posizione vantaggiosa rispetto alla concorrenza e però preferisce la cautela, perché il derby con la Roma è sempre complicato e richiederà applicazione. Ci sono vari sì, ma non c’è quello che può sancire la chiusura d’una trattativa, che rimane complicata.
E TRE? – C’è calma (quasi) piatta in giro e il Napoli prova a scuoterla accelerando: non è mai stato cancellato dall’elenco il nome di Jose Maria Callejon (26), un altro esponente per il terzetto da far ondeggiare alle spalle di Cavani (o di chi altro). La statura di assoluto spessore conquistata in uno dei club più autorevoli del Mondo lascia che ci sia un’attenzione sempre rilevante per Callejon, che ha poi caratteristiche idonee per interpretare lo spartito, per sopportare le tensioni, per dare via al nuovo progetto in salsa spagnola.
DIETRO FRONT – Il Valencia ha deciso di resistere e il Napoli ha pensato di starsene sulle sue: quei nove milioni presentati come tentazione per arrivare a Rami nella settimana passata non hanno scosso più di tanto il club iberico e Bigon ha fatto un passo (e forse anche due) indietro. I radar sono in funzione per cercare un nuovo centrale difensivo, per arricchire l’organico di muscoli e di centimetri: ma siamo appena all’inizio d’un trimestre da vivere con le antenne dritte. Qui Napoli, la giostra è partita.
Fonte: Corrieredellosport.
La Redazione.
D.G.
