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Lamela, è lotta a tre. Napoli, Inter e Juve sul calciatore

Di più, eccolo al centro di un triangolo di mercato stuzzicante: Inter, Juve e Napoli, citate in rigoroso ordine alfabetico. Perché l’interesse è concreto in egual misura, perché le strategie per arrivare all’ex giocatore del River Plate sono pressoché identiche e perché, infine, convergenti sono le riflessioni tattiche alla base di questa tentazione estiva che in realtà affonda le radici già nel mercato di gennaio.
la tendenza. Se c’è un’indicazione tattica emersa chiaramente dall’ultimo campionato è il ritorno prepotente dell’ala, del giocatore capace di creare superiorità numerica, di sorprendere anche la difesa più blindata. Chi gioca già con un certo tipo d’assetto, vedi il Napoli di Benitez, è sempre alla ricerca di un attaccante esterno in più: a destra o a sinistra (eventualmente anche al centro), Lamela può inserirsi tra i tre alle spalle di Higuain. Chi invece ha sfruttato finora altre soluzioni tattiche, sta convertendosi al culto del “numero sette”: ecco la Juve che, per l’assalto alla Champions, sarà plasmata con il 4-3-3, e dunque ha bisogno di attaccanti esterni che oggi (a parte Pepe, peraltro reduce da una stagione travagliata) non ha a disposizione; ecco l’Inter, partita con il 3-5-1-1, lentamente approdata alle due punte, ma ora alla ricerca di qualcosa di nuovo lì davanti: se non il tridente, almeno un 4-3-2-1 con Lamela a supportare Palacio e Icardi.

Lo scenario. Meno di un anno fa, era il 28 agosto 2013, Lamela è passato al Tottenham per 30 milioni di euro. Ballerebbero anche 5 milioni di bonus da riconoscere alla Roma in base alle performance individuali e di squadra: tenendo conto delle poche partite disputate dall’argentino e dal piazzamento in classifica degli Spurs, si può dare per scontato che i 5 milioni extra non siano scattati. Ad ogni modo, già la base di 30 milioni, tenuto conto di un solo anno di ammortamento, imporrebbe al Tottenham un prezzo di vendita di almeno 24 milioni per non fare danni (o meglio, per limitarli) sul bilancio. Se invece si accontentasse di far partire subito il giocatore e di andare all’incasso tra un anno, allora potrebbe anche accettare i 15-18 milioni che le italiane potrebbero mettere sul piatto nel 2015.

Fattore Pochettino. Ecco, Inter, Juve e Napoli, in rigoroso ordine alfabetico, ragionano tutte intorno alla stessa formula: un prestito con riscatto. Per dilazionare il pagamento ma anche per avere più garanzie sulla capacità di Lamela di tornare ad alti livelli dopo una stagione travagliata, anche sul piano fisico. Un’ipotesi già vagliata a gennaio, almeno da Inter e Juve. Solo che ora c’è da fare i conti non solo con le ragioni di bilancio ma anche con le scelte tecniche di Pochettino: il nuovo allenatore considera Lamela importante e per ora ha detto no all’ipotesi di un prestito, convinto che fra argentini ci si possa intendere e che El Coco possa tornare protagonista. Nel frattempo gli ha permesso di allenarsi con il River Plate, la squadra che l’ha plasmato in campo costruendolo anche come prodotto “mediatico”, un bimbo prodigio da portare in tv a palleggiare con la maglia del River. A casa per rigenerarsi e per ricominciare. Dove, lo scopriremo presto.

Fonte: Corriere dello Sport
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