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L’INCHIESTA- La vera storia dello Stadio San Mauro di Casoria

La questione degli impianti sportivi è affrontata con frequenza dalla nostra redazione. Proveremo nelle prossime settimane a compiere delle inchieste per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica strutture abbandonate che potrebbero rappresentare delle “boccate d’ossigeno” per realtà sportive esistenti o che potrebbero nascere. Cominciamo dallo Stadio San Mauro di Casoria:

Va divisa in due parti questa triste storia dello Stadio San Mauro. La chiusura, avvenuta dodici anni fa, da parte dell’allora (poi, ne sono cambiati tantissimi…….) Assessore allo Sport, quel “bravo ragazzo” Pasquale Grillo, “tormentata anima politica afragolese”, completamente “ignorante” sia delle vicende casoriane, sportive e non, sia delle pastoie burocratiche che non avrebbero, poi, più consentito la riapertura di uno Stadio tra i più belli d’Italia.  Chiuso anche dal “coraggiosissimo” Sindaco cattolico – popolare, il più longevo dopo Raimondo Paone, chiuso anche dal Settore Lavori Pubblici e dal Settore Servizi diretti alla Persona (dove è allocato il Servizio Cultura, Sport e Tempo Libero).

L’altra storia che vi racconterò è la mai avvenuta inaugurazione di un centro polivalente per volley e basket all’interno dello Stadio San Mauro; uno dei tanti sperperi di danaro pubblico che si perpetuano da anni in questa Città: 500 milioni di lire.

Nonostante i lavori fatti fare dalla Commissione Straordinaria e quelli iniziati con questa Amministrazione sono sempre grigie e nere le nuvole sullo Stadio.

E facciamo un po’ di storia ed un po’ di racconti, fanno sempre bene:

Nell’ottobre 93 la Giunta Municipale del Sindaco Francesco De Luca, con il voto favorevole di Navarra, Tomasiello, Coppola e Tortora deliberò di incaricare congiuntamente e non collegialmente gli architetti Scuotto e Antonietta Pianese e il geometra Vinci per la rielaborazione del progetto di completamento e ristrutturazione dello Stadio Comunale San Mauro. Un progetto che vedeva lavori per un importo di L. 2.328.746.654, di cui L.1.640463.367 per lavori e L.688.283.387 per somme a disposizione dell’Amministrazione. Un progetto che, dopo tanti anni, non ha visto la sua realizzazione e nonostante su di esso si fossero e si sono appoggiate le aspettative di tantissimi politici e per i finanziamenti regionali e…….. per tenere chiuso lo Stadio. Il completamento e la ristrutturazione dello Stadio Comunale San Mauro ed il finanziamento regionale è stato uno dei motivi che, dodici anni fa, consentiva a quella Amministrazione, con Giosuè, Grillo e gli altri, su una ipotetica inagibilità, a chiudere lo Stadio.  (Lo Stadio chiuso è un problema in meno per i burocrati ndc).

Nel frattempo, poi, un’altra Amministrazione, quella di Graziuso, decise di costruire un impianto, pagarlo e mai inaugurarlo e mai utilizzarlo. Ecco come andarono i fatti: il 29.9.1995 la Giunta Municipale di Salvatore Graziuso, con il voto favorevole di Zoleo, Pietro Parisio, D’Abundo e Mariano Russo, su relazione e proposta dell’Assessore ai Lavori Pubblici, deliberò di approvare lavori di realizzazione campo di basket e pallavolo nello Stadio San Mauro e di un campo di calcetto, pallamano e pistino per atletica nella scuola M.L.King. Tutto questo per ottenere la concessione di un contributo regionale del 5% su opere inerenti impianti sportivi per un importo complessivo di L.500.000.000. Per la redazione di questo progetto furono incaricati i dipendenti del settore LL.PP., i quali ne stabilirono l’importo in L.499.941.400.

Con il parere favorevole del Dirigente del Settore LL.PP.  Blasotti e del Settore Finanze e bilancio, Di Giacomo, il Segretario Generale diede il parere di legittimità demandando al settore LL.PP. il controllo di gestione. La Giunta Municipale approvò il progetto dei lavori di realizzazione campo di basket e pallavolo allo Stadio San Mauro, provvide al finanziamento dell’opera per un valore di L.499.941.400. L’opera fu realizzata. Consisteva in un casotto spogliatoi ed un campo di basket all’aperto. Mai inaugurata e mai utilizzata. Dimenticarono di fornire alla struttura l’incanalamento in fogne.

Uno degli ultimi atti della “farsa tragicomica” Stadio San Mauro è avvenuto il 31.03.2004.

La Giunta Regionale della Campania, Area Generale di Coordinamento, Settore Sport, Tempo Libero e Spettacolo, comunicava l’assegnazione del contributo costante annuo del 5% sull’importo di euro 600.000,00, pari a euro 30.000,00 annui per un massimo di 20 anni, per lavori di completamento da esperirsi nello Stadio San Mauro.

La concessione definitiva del contributo fu subordinata all’approvazione del progetto esecutivo entro il 2.4.2004.

Un progetto che prevedeva lavori di adeguamento e completamento riguardanti i servizi annessi all’attività sportiva, e propriamente la pista di atletica leggera e connesse attività di lancio del peso, martello, salto con l’asta ecc. per un importo complessivo di euro 600.000,00 di cui euro 470.000,00 per i lavori ed euro 130.000,00 per somme a disposizione dell’Amministrazione;

La Giunta Comunale composta da Giosuè De Rosa, Celestino Manfredi, Raffaele Antonucci, Cosimo Boemio, Giuseppe Esposito, Vincenzo Infante, Camillo Rapullino, Giulio Russo, Ciro Tignola, Amedeo Rosano, il solo Franco Zoleo fu assente, ha deliberato di approvare, al fine di formulare la richiesta alla Regione Campania per la concessione definitiva del contributo, il progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento alle norme di sicurezza – piste di atletica leggera ecc. – da eseguirsi nello Stadio Comunale San Mauro, redatto dai tecnici architetti Pietro Scuotto, Antonietta Pianese, geometra Francesco Vinci dell’importo complessivo di euro 600.000,00.

Questa è la storia di ieri. La storia recente racconta di lavori appaltati a dicembre 2009, poi terminati dalla Commissione Straordinaria, di altri lavori partiti con questa Amministrazione e bloccatisi già prima di Natale tra prove statiche e collaudatore e LO STADIO SEMPRE CHIUSO!

Peccato, un vero peccato…………. Uno dei tanti, moltissimi………….

NANDO TROISE

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