BARDI 7 – Bene, Bardi, bis e anche tris: perché lui c’è sempre. Ma soprattutto garantisce sicurezza (tranne in una circostanza) e non va mai nel pallone.
CECCHERINI 6 – Il rigore gli scappa, come una molla incontrollabile quando Mbaye perde il controllo della sfera. Però buone diagonali.
EMERSON 6,5 – Il piedino che avvia il pareggio, il capoccione per opporsi a Callejon; una presenza rassicurante.
CODA 6,5 – Soffrendo e però ingegnandosi a coprire su Pandev, con il quale finisce a sportellate.
MBAYE 5,5 – L’erroraccio che origina il rigore è suo e pure la pressione che genera il pareggio. Però ci prova (anche se non sempre ci riesce).
BENASSI 7 – Va in sofferenza su Inler per un tempo intero e poi esce fuori alla distanza: personalità ce n’è e tanta.
BIAGIANTI 6,5 – Si mette dinnanzi alla difesa, spazza via pure il vento e non solo Hamsik, che alla fine non gli procura imbarazzi.
GRECO 6 – Il piede è sensibile e ci prova, poi arricchisce la linea della mediana, fa lavoro sporco e quando può pulito.
MESBAH 7 – Mica solo la progressione che vale l’1-1. Tanta spinta e una capacità di attaccare lo spazio, sempre.
PAULINHO 7 – Centravanti e anche stopper, vale per due e talvolta per tre: non tira indietro la gamba e pazienza se dilapida quel pallone. Succede se spendi tanto.
BELFODIL 7 – Alla prima da titolare, riversa quel che ha, soprattutto andando a coprire. I margini di miglioramento sono enormi e per il finale tornerà utile. Per ora, basta quel che fa.
DI CARLO (all.) 7 – E’ consapevole dei propri limiti: asseconda la classifica, un granellino che dà energia.
NAPOLI
REINA 5 – Si fa gol da solo, vittima d’un momento di confusione su un cross diabolico. Ma non è da lui.
MAGGIO 5,5 – Gli parte Mesbah alle spalle e non riesce a contenerlo. Deve galleggiare, quasi boccheggiare, però non si risparmia mai.
FERNANDEZ 6 – Contribuisce ad allargare la forbice, in occasione dell’affondo di Mesbah; poi sta bene e lo dimostra, senza mai andare in affanno.
BRITOS 6,5 – L’interprete più lucido del settore: sbaglia niente, chiude quando occorre, tiene la linea, non mostra impacci.
GHOULAM 5 – E’ in periodo di involuzione, non gli mancano le buone intenzione ma restano quelle ad infarcire il poco che offre.
JORGINHO 5,5 – Nella normalità più assoluta infila un salvataggio che evita il pericolo serio, nella fase discendente della partita, su Belfodil.
INLER 6 – Si sgonfia lentamente ma progressivamente. Per 45’ detta i tempi e il centrocampo è lui, che si prende le responsabilità di qualsiasi giocata. Poi paga a caro prezzo le fatiche accumulate.
CALLEJON 5 – Ha acido lattico da vendere. E non brilla come nelle settimane passate. Però serve alla causa per gli equilibri tattici ma si notano le difficoltà.
HAMSIK 5,5 – Va in giro per il campo a cercare una posizione che non trova e stavolta gli viene meno anche il palleggio, ch’è roba sua.
MERTENS 7 – Il più vivo, il più intraprendente, il «più» in assoluto. Non solo corsa, ma intuizioni; non solo scatti, ma proiezioni. Un diavolo che taglia il campo in lungo ed in largo e sembra un lupo solitario.
PANDEV 5,5 – Il rigore se lo procura da solo, poi sgomita tra una serie di corazzieri, forse esagera nel tener palla e certo non lo aiutano.
INSIGNE (25’ st) 5,5 – Poco più di un’ombra: è scarico e non dovrebbe, timbra il cartellino, ma il Napoli era scomparso.
BENITEZ (all.) 5,5 – Riecco i difetti: calcio orizzontale, stavolta; e poi 45’ soltanto, come se la pesantezza si facesse sentire.
L’arbitro
Mazzoleni 6 – Il rigore vede giusto, per il resto gli sfugge un giallo e poco altro ancora. Ma partite così sono felicità per chi dirige.
Fonte: Corriere dello Sport
