Esordisce con la solita calma serafica l’esterno destro del Napoli:
«Non siamo stati il solito Napoli, crediamo però che sia solo una battuta d’arresto. Ripartiamo da martedì».
In poche parole il manifesto del pensiero di Christian Maggio, che probabilmente è anche quello dell’intero spogliatoio.
«Sapevamo che non era facile contro il Parma: al San Paolo ci aspettavamo una squadra chiusa, che riparte in fretta in contropiede e così è accaduto questa volta, avendo subito due reti in ripartenza. Nel primo tempo forse eravamo un po’ stanchi, di sicuro siamo stati poco lucidi. Nella ripresa abbiamo giocato meglio, eppure proprio nei secondi 45′ abbiamo subito i gol».
Maggio è abbattuto ma giudica il bicchiere mezzo pieno:
«Vogliamo e dobbiamo essere positivi, questo per noi deve essere solo un incidente di percorso. È ovvio che dobbiamo perfezionare i nostri meccanismi e non commettere gli stessi errori. Di certo rivedremo gli sbagli commessi, in modo da crescere ancora. Anzi, se vogliamo migliorare dovremmo imparare dagli errori».
Maggio è stato, questa volta, tra i meno positivi, e forse anche per questo ha provato ad arretrare il suo raggio d’azione (anche per il cambiamento tattico imposto da Mazzarri).
«Quando non trovi spazi cerchi di partire da dietro, ma loro si chiudevano bene e non ci hanno concesso nulla. Per il resto bisogna chiedere al mister. Di certo quando troviamo in casa avversari che si chiudono così bene, dovremmo impegnarci tutti a trovare alternative di gioco, come in parte abbiamo fatto nella ripresa. Ma non è facile quando trovi team organizzati e preparati come il Parma. È stata una brutta sconfitta».
L’esterno della Nazionale prova a guardare avanti, la sua intenzione è quella di essere fiducioso.
«È una serata che dobbiamo dimenticare in fretta, dobbiamo pensare a ripartire quanto prima. È quello che ci siamo detti anche nello spogliatoio alla fine della partita: inutile piangere sul latte versato, meglio passare avanti. Di certo avremmo voluto riprendere il discorso positivo dopo la bella vittoria di San Siro, ci dispiace molto per i tifosi».
Il Napoli è sembrato sulle gambe in alcuni elementi, probabile che la stanchezza fosse avvertita soprattutto dai reduci dalle gare con le Nazionali.
«Sì, forse è così ci può stare che quelli di noi che hanno avuto impegni internazionali abbiano patito un po’ di fatica. Ripartiamo però da quelle poche cose positive che abbiamo fatto, in particolare nel secondo tempo ed anche in questa occasione e pensiamo al Bayern».
Ecco, la parolina magica, il Bayern, il timore che, inconsciamente o meno, hanno avuto tutti i tifosi: avrà inciso sugli azzurri la gara di Champions di martedì? Maggio prova a rispondere:
«Abbiamo pensato solo al Parma, purtroppo non ci è andata bene. Ora ripartiamo, archiviamo però quanto prima questa brutta sconfitta e solo da oggi pensiamo a martedì. Almeno – conclude – abbiamo l’immediata possibilità di rifarci. È ovvio che col Bayern sarà una grande sfida, nella quale di certo gli stimoli non mancheranno».
Sorriso amaro anche per Giuseppe Mascara: eppure forse uno dei pochi a salvarsi è lui, nella serata un cui dai sogni si è passato agli incubi. L’attaccante catanese, da settimane tra i più in forma, ha ripetuto la buona prova di San Siro: in quel caso il pregevole assist per Maggio chiuse di fatto la contesa con l’Inter. Stavolta il primo gol stagionale non è bastato almeno per pareggiare la gara col Parma. Già lo scorso anno aveva segnato tre gol, al Lecce, al Bologna e all’Udinese, con la sfortunata analogia di aver segnato l’inutile rete nell’ultima sconfitta interna prima di quella di ieri.
«Che peccato»,
ha sussurrato andando via colto da mille pensieri. In pochi minuti è passato dalla corsa folle sotto la curva all’amarissimo triplice fischio finale. Mascara però c’è e si candida, con la speranza, la prossima volta, di segnare gol pesanti.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
