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Mancini-Giuseppe Rossi oggi o mai più

Manchester City (un punto) e Villarreal (zero) obbligati a vincere per sperare nella qualificazione

In un gruppo come questo, ci può stare che già alla 3ª giornata diventa obbligatorio vincere. Lo sa bene Roberto Mancini. Il suo Manchester Ci­ty ospita questa sera il Villarre­al di Pepito Rossi e non sono permessi passi falsi. Già, per­ché il City, alla prima esperien­za in Champions, è già a tre punti dal Napoli e a ben cinque dal Bayern. E, delle ul­time tre gare, due sono in trasferta ­contro il Villarreal, che, in caso di pa­reggio, se la gioca ancora e contro il Napoli che ha crea­to mille problemi sul campo al­l’andata – e solo una, forse la più difficile, in casa ( contro il Ba­yern). L’ex interista è privo di ben tre attaccanti: Balotelli squalifi­cato, Tevez fuori rosa ed Ague­ro acciaccato ( sarà comunque in panchina). Per fortuna che, grazie ai milioni dello Sceicco Mansour, l’attacco è comunque di tutto rispetto: Silva- Dzeko-Nasri. Non a caso gli ultimi due sono rimasti a riposo in campio­nato contro l’Aston Villa sabato, mentro lo spagnolo ha fatto solo una sgambata nella ripresa.

C’E’ DE JONG – Rispetto alle ulti­me uscite di Champions, è nuo­vamente disponibile De Jong: un recupero importantissimo, l’olandese è una diga indispen­sabile, sicuramente più adatto al ruolo rispetto al macchinoso Barry o a Yaya Toure. In difesa, una pedina in più, Kolo Toure, scontata la squalifica, è rientra­to in campionato ed è un’alter­nativa importante. Mancini gongola per il prima­to in campionato, conquistato sabato, sapendo bene che, tra oggi e il derby di domenica al­l’Old Trafford contro il Manche­ster United, preceduto di due lunghezze in classifica, il City si gioca davvero tanto. Eppure il progetto sta funzionando, le cri­tiche di iper-difensivismo dello scorso anno non si sentono più anche perché la squadra di Mancini segna tanto e diverte tanto. E la stampa inglese, spesso iper-moralista, ha apprezzato non poco la linea dura del Mancio nei confronti di Te­vez, dopo il gran rifiuto di Monaco di Baviera, quan­do l’argentino non accettò l’invi­to ad entrare in campo, anche se l’ « Apache » sostiene che si è trattato di un semplice malinte­so.

PROLUNGAMENTO – C’è anche chi parla di un contratto nuovo per Mancini. L’accordo attuale sca­de nel 2013. «A me piacerebbe restare ancora per tanti anni, ma, francamente, in questo mo­mento ho cose più importanti da fare che non pensare al mio contratto –risponde il manager dei Citizens –Ne parleremo al momento opportuno. So com’è fatto il calcio. In questo momen­to sto bene e va tutto bene. Mi piacerebbe restare, però, le cose possono cambiare in fretta, ba­sta perdere due o tre gare».

E proprio contro il Villarreal stasera e contro i cugini dello United domenica Mancini e il City si sottoporranno al loro «esame di maturità.

« In caso di promozione, allora forse si po­trà parlare di contratto nuovo».

Con ritocco, ovviamente.

La Redazione

A.S.

Fonte: Corriere dello Sport

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