Ringraziata la «fortuna», l’attesa è già per il derby con lo United che inaugura un mese – con chiusura la trasferta di Napoli – destinato a misurare le ambizioni del Manchester City. Sette partite – due in casa, cinque fuori – tra campionato, Champions League e Carling Cup. Un tour de force che inizierà domenica con la stracittadina contro i ragazzi di Sir Alex Ferguson, ora staccati due lunghezze in Premier League.
Lo scontro tra le prime della classe, indiscutibilmente le più forti fin qui. Lo dicono i numeri: il City ha vinto più di tutti (7 partite), ha il miglior attacco (25 gol) e la migliore differenza reti (+19). Ancora imbattuto, come United e Newcastle, con le quali condivide anche la miglior difesa (solo sei gol al passivo). E ora che anche in Europa i citizens hanno finalmente vinto, Roberto Mancini può tirare un sospiro di sollievo: il blocco emotivo da debuttante è finalmente superato grazie al gol segnato in extremis da Sergio Aguero, detto il Kun, il genero di Maradona acquistato dall’Atletico Madrid nella scorsa estate.
“La situazione è ancora tutta da decidere ma dopo la vittoria sul Villarreal va molto meglio”
il commento del tecnico italiano, da quasi due anni al lavoro con il City .
“Siamo stati fortunati a segnare proprio all’ultima occasione anche se avevamo avuto altre palle-gol prima. Quando giochi in Champions League per la prima volta devi migliorare partita dopo partita, ma sappiamo di poter fare molto meglio”.
Dopo un pareggio e una sconfitta, i tre punti contro gli spagnoli hanno riportato in carreggiata il City, ora terzo nel gruppo A ad una lunghezza dal Napoli (in Inghilterra la partita finì 1-1 il 14 settembre) e a tre dalla capolista Bayern Monaco. Tra due settimane è in programma la trasferta sul campo del Villarreal, ma all’orizzonte c’è già
«la sfida decisiva contro il Napoli»,
quella che concluderà i prossimi trenta giorni di forti passioni (22 novembre).
«Sarà quella la partita che deciderà la qualificazione. Possiamo ancora vincere il girone ma la gara del San Paolo sarà difficilissima»,
ha aggiunto Mancini, sportivo nel riconoscere il contributo della dea bendata nel successo in extremis contro gli spagnoli.
Il tocco sotto-misura di Sergio Aguero ha completato la rimonta contro la squadra di Giuseppe Rossi dopo il vantaggio in apertura di Cani e il pareggio prima dell’intervallo grazie all’autorete di Carlos Marchena. Un gol facile quanto cruciale, destinato a pesare tantissimo sul futuro immediato del City. Che ora può guardare alla stracittadina dell’Old Trafford con rinnovato entusiasmo e con la consapevolezza di una squadra che può contare su un solido telaio e individualità straordinarie.
In campionato tornerà a disposizione Mario Balotelli, che martedì ha finito di scontare la sua squalifica europea. Quattro gol nelle ultime quattro partite per SuperMario, l’uomo in più dell’ultimo mese. E Mancini avrà solo l’imbarazzo della scelta, con Edin Dzeko e lo stesso Aguero entrambi arruolabili. Ma c’è tempo per sfogliare la margherita della formazione.
«Contro lo United sarà una partita tutta diversa. La vittoria sul Villarreal ci rilancia in Champions, ma non ha nulla a che fare con la Premier»,
l’avvertimento di Mancini perchè finora in campionato il City non ha perso un colpo.
La Redazione
A.S.
Fonte: Il Mattino
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