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Maradona già in campo: “Entusiasta della proposta di De Laurentiis. Ho l’azzurro nel cuore”

Avanti e indietro lungo l’Autosole, questi i primi due giorni di Diego Armando Maradona in Italia: Roma-Napoli e ritorno. Dopo essere rientrato nella notte nella Capitale (durante una sosta in autogrill ha offerto anche toast a decine di tifosi napoletani incrociati nel locale), felice e raggiante per la vittoria e l’accoglienza ricevuta al San Paolo, ieri l’ex nino de oro ha fatto ritorno a Napoli. Sempre scortato dall’avvocato Angelo Pisani, l’artefice della sua rentrée nell’impianto di Fuorigrotta, e sempre a bordo del monovolume noleggiato a Fiumicino con relativo autista. Stavolta, però, si è trattato di un ritorno meno festoso. Doveva essere ascoltato da un sostituto procuratore in merito a una querela per diffamazione presentata da Cristiana Sinagra. In un primo momento l’audizione era stata fissata al Tribunale di Aversa, poi, per evitare la ressa dei cronisti è stato deciso di farlo in una sede meno esposta e non facile da raggiungere: negli uffici della Polizia Stradale di Napoli Nord, a Casoria. Praticamente senza neanche uscire dall’A1, immediatamente dopo aver pagato il pedaggio. Pare che l’avvocato Pisani abbia consegnato anche una memoria difensiva in Procura.
Dopodichè i due hanno fatto ritorno a Roma e precisamente all’Eden dove Maradona ha rilasciato un’intervista esclusiva a «+N», la tv privata che ha una partnership con il calcio Napoli. E in serata, nello stesso albergo era prevista una cena con alcuni ex compagni di squadra, quali Bruscolotti, Giordano, De Napoli, Francini e il massaggiatore storico Salvatore Carmando. Fuori l’hotel ieri sera si erano radunati un centinaio di tifosi del Napoli. Oggi, invece, alle 14.30 andrà a difendersi presso la sezione romana del parlamento europeo per quanto riguarda il suo debito con il fisco italiano. Una vicenda che rende Maradona alquanto nervoso, nonostante la bella serata trascorsa al San Paolo assistendo alla vittoria del Napoli. Come testimoniato, del resto, dall’avvocato Angelo Pisani: « Diego non riesce a spiegarsi come sia possibile che si ritrovi con un conto in sospeso con il fisco dopo essere stato già assolto in altra sede. Ma porteremo avanti le nostre istanze al parlamento europeo perchè vogliamo che trionfi la giustizia. La presunta evasione fiscale non è mai esistita. Non si può punire un contribuente per un ricorso che non ha fatto e che non spettava a lui fare. Non si può punire qualcuno per “formalità”».
Lo stesso legale ha rivelato poi qualche particolare curioso della visita al San Paolo di mercoledì notte: « Mentre Diego saliva sugli spalti del San Paolo, un tifoso gli ha detto, “stasera non ci devi far perdere come l’altra volta”, e lui, ironicamente ha risposto, “ma l’altra volta io non giocavo, non è colpa mia”». E ancora l’avvocato Pisani: « L’ho visto quasi lacrimare di gioia ai gol di Higuain e Jorginho».

LA CENA – Ma il desiderio di Diego di incontrare gli amici più cari, coloro con i quali ha trascorso tanti momenti belli e con i quali si è sentito ripetutamente, era troppo forte. Così l’idea di organizzare una cena con loro è stata subito realizzata ma non a Napoli come in un primo momento si sarebbe voluta tenere, bensì a Roma e all’interno dell’albergo prescelto per il suo soggiorno. A Napoli, Diego è un mito, soprattutto nelle nuove generazioni, e sarebbe stato praticamente impossibile cenare in un locale cittadino senza essere assalito da fan e da cronisti. Intanto resta in piedi l’idea di allacciare un rapporto concreto con il Napoli di De Laurentiis: l’ipotesi sarebbe quella di farlo diventare testimonial dei colori azzurri in ambito internazionale. Maradona a riguardo ha risposto: « Se ne può parlare, ho l’azzurro nel cuore è un piacere portarlo in giro per il mondo». Ma prima, va risolta la questione con il Fisco e poi se ne potrà magari parlare con il patron, quanto mai contento della visita di Maradona al San Paolo.

Fonte: Corriere dello Sport

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