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Marino: “Attendo la versione di Mazzarri prima di dare il mio giudizio”

Pierpaolo Marino, ex Direttore Generale del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Amore… Azzurro”, programma sportivo in onda ogni mercoledì e sabato su Radio Amore. Ecco alcuni passaggi dell’intervista:

 Quali possono essere i dubbi di Mazzarri?

“Credo che dobbiamo attendere la fine del campionato ed aspettare di ascoltare cosa l’allenatore azzurro ha preannunciato di avere intenzione di dichiarare, appena verrà raggiunto l’obiettivo del terzo posto. Non possiamo esprimere un giudizio, senza conoscere la versione del tecnico. Dobbiamo aspettare, perché solo lui conosce i veri problemi che potrebbero spingerlo ad andare via da Napoli”

 De Laurentiis attende che Mazzarri esca allo scoperto?

Non credo che l’allenatore voglia semplicemente “mettersi sul mercato”. Probabilmente, sarà successo qualcosa durante l’anno e ciò potrebbe aver spinto il tecnico ad una riflessione sul suo futuro. Tuttavia, non possiamo fare ipotesi o azzardare un pronostico. Mi ripeto, aspettiamo cosa dirà Mazzarri, anche perché credo che ci sarà poco da aspettare, dato che già domenica il Napoli potrebbe essere aritmeticamente terzo e, probabilmente, sapremo qualcosa in più sul suo futuro….

 Intanto, sarà emergenza attacco contro l’Inter….

Il Napoli è in condizione di ottenere un punto contro i nerazzurri, indipendentemente da chi scenderà in campo domenica sera. Sono convinto o meglio spero che l’Inter non vorrà rovinare la festa al Napoli….

 De Laurentiis vorrebbe plasmare il mondo del calcio ad immagine e somiglianza del suo ambito professionale, ovvero il cinema. E’ giusto?

Ormai, conosciamo da sette anni il presidente azzurro. Oggi fa gli stessi discorsi che gli abbiamo sentito fare sette anni or sono. Il calcio non è il suo mondo, perché lui ama il cinema. Credo che non accetterà mai il nostro mondo, ma sta cercando di adattarsi perché, da un punto di vista imprenditoriale, è suo interesse farlo. Tuttavia, credo che non si sentirà mai trasportato dal mondo del pallone, cosi com’è oggi. Probabilmente, cerca di modellare il mondo del calcio ad immagine e somiglianza di quello del cinema per renderlo più accessibile e simpatico al suo universo. Questo però non è sicuramente un fatto positivo, perché chiunque s’interfaccia con lui rischia di essere poco apprezzato. De Laurentiis non ha una grande considerazione degli addetti ai lavori del mondo del calcio, ma non è che tutti quelli che vivono in questo mondo non hanno voglia di cambiare e fare quello che lui sostiene. La verità è che il calcio ha i suoi ritmi ed i suoi tempi che non sono quelli del mondo del cinema. Oltretutto, il calcio è un brand che non appartiene ad un singolo presidente. Una sola persona non può cambiare quello che ha funzionato così bene in quasi un secolo di storia. E’ chiaro che qualcosa bisogna cambiare, ad esempio penso all’utilizzo del mezzo elettronico per aiutare gli arbitri, ma le idee di De Laurentiis presupporrebbero uno sconvolgimento che non si sa se renderebbe ancora il calcio lo spettacolo più gradito tra quelli sportivi.

 E’ giusto che sia un allenatore a scegliere un Direttore Sportivo, come ha fatto Mazzarri con Bigon?

Non lo so se è giusto, ma di sicuro è un caso atipico. Probabilmente, in quel momento, De Laurentiis voleva prendere in mano la situazione e non a caso ci fu la rottura con il sottoscritto. Non credo che questa sia una colpa imputabile a Mazzarri. Certo, se un club mette tutto nelle mani di un allenatore, poi rischia di trovarsi in una situazione come quella che sta attraversando oggi il Napoli. La continuità dirigenziale di un club non è mai rappresentata da un allenatore. Il tecnico, semmai, è un ottimizzatore delle risorse umane che in una squadra di calcio sono i giocatori. Mansioni diverse affidate ad un allenatore, possono portare ad una situazione come quella del Napoli. De Laurentiis, in questo momento, si trova con un progetto fondato su un allenatore che ora rischia di andare via. In generale, gli allenatori non garantiscono mai una continuità aziendale, perché possono andare via loro oppure possono essere esonerati, dopo alcuni risultati negativi.

 Mazzarri ha costretto il Napoli a cedere alcuni giocatori ed ora vuole andare via?

Il Napoli ha fatto un campionato miracoloso. Certo, se il club azzurro avesse avuto una rosa più articolata, probabilmente, avrebbe avuto qualche punto in più ed avrebbe lottato fino in fondo per lo scudetto. Tuttavia, non so se alcuni giocatori siano stati allontanati da Mazzarri o da qualcun altro. Onestamente, preferisco non entrare in questa diatriba….

 10/11 di questo Napoli l’ha comprato Marino…..

Non devo lodarmi da solo. Ho vissuto una situazione strana, ma il tempo mi ha dato ragione ed anche i pochi ipercritici si sono dovuti ricredere. Il pubblico napoletano è sempre stato dalla mia parte. Sono contento per questi risultati, prima di tutto, perché tifo Napoli e poi perché questi risultati dimostrano che ho fatto un buon lavoro. De Laurentiis è una persona onesta. Mi dispiace che non abbia apprezzato che nel Napoli, al di là dei risultati, ho innestato un meccanismo virtuoso. Ho impostato la gestione del club sul fair play finanziario, cinque anni prima che questo andasse in vigore. Il fatturato rispetto alla C ora si è decuplicato, ma sotto la mia gestione i costi non sono mai stati superiori al 30%-35% del fatturato annuo. Il club ora ha maturato degli utili che gli consentono di sostenere degli investimenti ed ha un parco giocatori che ha portato la squadra in Champions League. Sono orgoglioso del risultato manageriale che ho ottenuto e sono convinto che, con il tempo, anche De Laurentiis per onestà deontologica apprezzerà il mio lavoro. Ho una ferita ancora aperta per il modo traumatico in cui ho rassegnato le mie dimissioni e per come sono stato sbeffeggiato e offeso. Bisognerebbe rivalutare il lavoro da me svolto, considerando dov’è arrivato il Napoli e con quali giocatori ha raggiunto questo traguardo…

La Redazione

C.T.

Fonte: Amoreazzurro.it

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