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Matador macchina da gol. I segreti: dieta e cuore da maratoneta

Cuore da maratoneta, grande flessibilità muscolare, vita d’atleta. Questi i segreti del rendimento costante ad altissimi livelli di Edinson Cavani, una macchina da gol perfetta, sempre tirata a lucido e messa ancora più a punto con il suo arrivo a Napoli. Gli ortodonzisti dello staff medico azzurro gli hanno corretto la malocclussione dentale con un sistema di correzione innovativo che ha dato ulteriori benefici all’equilibrio muscolare.
Un fisico perfetto che Edinson cura in maniera particolare seguendo i consigli dai responsabili dello staff medico azzurro, i dottori Alfonso De Nicola De Nicola ed Enrico D’Andrea, trattenendosi sempre in sala medica al termine degli allenamenti. Un professionista ad altissimi livelli e spinto dalle grandissime motivazioni a diventare il più forte di tutti e che migliora giorno dopo giorno ed ha ancora ampi margini di crescita. E in più il grandissimo equilibrio fuori dal campo e i valori al primo posto della sua vita: la fede in Dio e la famiglia, sua moglie Soledad e il piccolo Bautista.
La grande capacità d’adattamento cardiocircolatorio allo sforzo, tipica di chi pratica atletica leggera ad alti livelli. Edinson potrebbe ben figurare nella maratona e negli ottocento metri, sarebbero le sue specialità. Una corsa fluida, armonica, movimenti eleganti durante la partita e in pieno sforzo agonistico. Il fisico straordinario è una dote naturale di Cavani, abile e meticoloso a curarlo nel corso degli anni di carriera. Un perfetto equilibrio neuromuscolare, tra i muscoli agonisti e antagonisti, quelli che producono lo sforzo e gli opposti. Cioè una perfetta armonia muscolare. E una perfetta ergomomia, cioè la capacità naturale di sviluppare più forza rispetto a tutti gli altri mettendoci meno energia. Già, Cavani esprime una straordinaria potenza e sembra farlo senza grande sforzo. E poi la grande capacità di recupero dopo lo sforzo agonistico e di smaltire il fuso orario dei viaggi transoceanici per le gare con l’Uruguay.
Una vita da atleta, attentissimo a tavola Edi. Non fuma, non beve, segue alla lettera la dieta consigliata dalla società a tutti gli azzurri. Niente alcolici, nessuna licenza, al massimo qualche dolce di quelli previsti, tipo crostate di frutta. Dieta mediterranea: pasta, proteine, verdure, frutta. Condimento con olio d’oliva, evitati drasticamente i cibi che contengono grassi animali.
La fede evangelica, Dio al primo posto nella sua vita, il rapporto speciale con i calciatori italiani che fanno parte degli Atleti di Cristo, in maniera particolare con Legrottaglie, a Catania a fine gara si sono salutati in maniera affettuosa. Una vita normalissima, si è trasferito quasi da un anno a parco Matarazzo al Vomero, la prossima settimana sarà in Uruguay per le gare di qualificazioni mondiali.
In campo si trasforma, diventa indemoniato, non vuole perdere mai e al «Ferraris» si è anche affrontato a duro muso con Berardi, l’adrenalina a mille di un campione che vuole vincere sempre e con i suoi gol sta trascinando il Napoli verso il sogno scudetto. Statistiche e gol da aggiornare partita dopo partita, ora è a 73 reti in 112 gare in maglia azzurra, Maradona, primatista assoluto a quota 115, ora è lontano 42 gol.
Ha rinnovato con il Napoli fino al 2017, con i suoi procuratori Triulzi e Anellucci ha un rapporto speciale, professionale e di amicizia, due punti di riferimento costanti anche fuori dal campo. Un 2012 stratosferico, 32 reti nell’anno solare, capocannoniere in serie A con sei reti, titolo che quest’anno non vuole lasciarsi sfuggire dopo aver perso per due volte la volata con Di Natale. La sua quota di re dei bomber è la più bassa: si gioca a 4.50. A Genova ha regalato la sua maglietta a Ciro Ferrara, tecnico della Samp. accontentando la richiesta di un figlio. Le sue magliette sono un «cimelio» sempre più richiesto dagli avversari, la maglia numero 7 azzurra con la scritta Cavani va ad arricchire le bacheche dei calciatori rivali.
Cavani, bomber straniero che precede un gruppo di italiani. Senza Ibra, oltre al montenegrino Jovetic, ci sono in corsa El Shaarawy, Gilardino, Bianchi, Miccoli e Osvaldo. Il Matador proverà a segnare ancora contro l’Udinese e ad allungare la striscia di reti a tre partite consecutive. Poi riprenderà il discorso con la sua nazionale, le due sfide per i Mondiali. Il bomber che non si ferma mai.

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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