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Mazzarri avverte lo stress: «Potrei fermarmi un anno»

«Da dodici anni mai una pausa per correttezza verso il club non ho prolungato il contratto»

Guarda avanti Mazzarri e dà appuntamento alla Juve al San Paolo. «Abbiamo perso solo l’andata, poi ci sarà il ritorno». E conferma che a fine stagione potrebbe decidere di fermarsi. «La battuta su un mio possibile anno sabbatico a fine stagione? Non era una battuta: sono più di dodici anni che non mi fermo mai, c’è grande stress e per correttezza l’anno scorso, quando mi è stato offerto il prolungamento del contratto, ho rifiutato. Confermo quanto già detto: voglio arrivare fino a fine stagione e poi riflettere se andare avanti. È una questione personale, anche di salute. Può darsi che succeda, ma ci penserò più avanti: ora sono concentrato sul Chievo». La sconfitta con la Juve, Mazzarri promuove la prestazione degli azzurri. «Abbiamo giocato con autorevolezza, in maniera ben diversa rispetto all’anno scorso. Significativo è il discorso del possesso palla. Purtroppo abbiamo preso gol su calcio piazzato nel momento migliore, quando la Juve sembrava potesse cominciare a preoccuparsi di noi». Una sconfitta maturata solo per episodi: il tecnico azzurro legge così il ko dello «Juventus Stadium». «E’ stata una partita combattuta tra due grandi squadre: sembrava indirizzata verso un pareggio, ma una nostra disattenzione ha permesso alla Juventus di sbloccarla.
Si vede che era scritto così nel destino. Io sono molto soddisfatto dei miei ragazzi, siamo in continua crescita e abbiamo giocato alla pari contro la squadra che in Italia domina da un anno e mezzo in Italia ed è tra le più forti d’Europa. E poi voglio fare i complimenti alla terna arbitrale: hanno tenuto in pugno un match delicato e teso: sono stati fenomenali». Partita di grande equilibrio, concetto ripetuto a più riprese dall’allenatore. «Una partita di grande equilibrio che poteva essere spostata solo da un episodio. Noi stavamo comandando il gioco, la Juve mi dava la sensazione che non avrebbe più fatto niente, invece il calcio è questo, abbiamo fatto una mezza ingenuità a centrocampo ed è venuto questo angolo. Sapevo che era l’unico modo probabilmente per farci gol, la Juve sugli angoli è forte, ha dei grandi saltatori. Sul gol di Caceres c’è stato un equivoco tra chi doveva prendere lui e a chi Barzagli». Napoli attento e puntuale in fase difensiva fino ai due minuti di black-out nel finale. Però poco incisivo in attacco. «È vero che abbiamo costruito di meno rispetto ad altre volte ma bisogna vedere anche chi hai di fronte, in questo caso la difesa della nazionale italiana, Barzagli, Bonucci e Chiellini sono fortissimi. Magari eravamo un po’ meno brillanti perchè in tanti venivano dagli impegni con le nazionali ma lo stesso discorso vale anche per la Juve». I cambi, decisivi quelli della Juve, Mazzarri non ha effettuato sostituzioni. «Non dovevo cambiare perchè non occorreva. Non dovevo levare nessuno perché la squadra stava giocando bene. Dopo i primi minuti di assestamento non mi ricordo di grandi tiri della Juve. Poteva andare bene anche il pareggio, a otto minuti dalla fine eravamo padroni del campo, dispiace. Ho avuto delle note confortanti da parte di tutti».

Fonte: Il Mattino

La Redazione

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