La gioia. Il piacere di ascoltare, dalla sua voce viva e vibrante di adrenalina, che il traguardo è davvero vicino: «Tornerò presto. Rivedo la luce». L’uomo Giandomenico Mesto, del resto, è un irriducibile. Come il giocatore: è anche per questo che Rafa ha proposto il suo rinnovo. « Napoli rappresenta il top della mia carriera: conquistare uno scudetto con questa maglia sarebbe il coronamento». Bentornato.
SOGNO OLIMPICO – E allora, la lunga intervista. Anzi, il lungo e appassionante racconto di una storia di sacrifici, sofferenza e tenacia. Giando, come lo chiamano tutti, si sistema nel salotto virtuale di Radio Kiss Kiss Napoli e, come un dj consumato, schiarisce la voce per spiegare i quattro mesi di assenza dopo il grave infortunio al ginocchio destro rimediato il 2 novembre al San Paolo con il Catania, a 31 anni, e l’intervento, e poi per sognare dolcemente a occhi aperti. Scusi, ha preso mica impegni per la prima settimana di maggio? Ci sarebbe la finale di Coppa Italia con la Fiorentina e un tipo come lei farebbe molto comodo: «Vediamo, non ci siamo dati una scadenza. Valutiamo di volta in volta: ho ripreso a lavorare gradualmente con il gruppo e per ora il ginocchio risponde bene. Il nostro staff medico mi ha seguito e mi sta seguendo in maniera eccezionale».
IL RECUPERO – Tecnicamente parlando, Mesto è pronto: tappe bruciate e giocatore recuperato. Ora sotto con la condizione fisica. «Sto dando il massimo per migliorarla e tornare quanto prima a disposizione. Sono stati mesi difficili, però al di là del dispiacere, gli infortuni fanno parte del nostro mestiere. Ora, comunque, comincio a intravedere la luce, e se al rientro potrò lottare per traguardi importanti è merito dei miei compagni: la squadra sta disputando una stagione straordinaria».
NIENTE PAURA – E domenica c’è in programma l’ennesima tappa cruciale: la sfida con la Roma equivale a una delle ultime chance per puntare al secondo posto che significa Champions diretta. Pronostico? «Perché dobbiamo farci male? Non si fanno mai, certe cose?». Risate. «Sarebbe importantissimo vincere: sono convinto che tutti i ragazzi daranno il massimo, anche quelli che sono stati in Nazionale». Lui la vedrà, come sempre, «dietro la nostra porta, per sentire il campo. Spero che si ripeta il copione del ritorno di Coppa Italia, ma io che ho giocato l’andata in campionato posso assicurare che non ci hanno mai schiacciato. Spesso a decidere sono gli episodi: noi, comunque, siamo consapevoli della nostra forza. La Roma non ci fa paura».
Fonte: Corriere dello Sport
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