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Milan-Napoli, storia di mancati colpi. Quando il matrimonio “non s’ha da fare”….

Da Matri ad Hamsik, gli intrecci e le storie di mercato di Milan-Napoli

Storie di mercato, di mancati acquisti. Storie che potevano essere, ma non sono state. Milan-Napoli è anche questo, oltre a tutto il resto. Una sfida affascinante, che rievoca i duelli di fine anni ’80 tra il Milan olandese di Sacchi e il Napoli maradoniano prima di Bianchi e poi di Bigon. Una sfida che mette di fronte le due città simbolo delle due parti d’Italia, le due capitali morali di un paese che ha storiche difficoltà di conciliazione. Ma Milan-Napoli, come detto, è anche l’incrocio tra ciò che avrebbe potuto essere e non è stato, una sfida tra passato e un ipotetico presente sfuggito per poco. E basta fare tre nomi per capire che diversi giocatori questo  Milan-Napoli avrebbero potuto anche viverlo dall’altra parte della barricata.

Il pensiero corre subito all’ultima campagna trasferimenti, il primo nome che viene in mente è quello di Alessandro Matri. Cresciuto nelle giovanili del Milan, è costretto, come molti giovani calciatori italiani, ad andare a cercare il suo spazio nelle categorie minori. Una gavetta, tra alti e bassi, tra Lega Pro e Serie B, tra Prato, Lumezzane e Rimini, prima della grande occasione col Cagliari. Qui, dopo un inizio non proprio esaltante, incontra per la prima volta Massimiliano Allegri, il primo allenatore a credere fermamente in lui. In due anni col tecnico livornese Matri segna 19 gol. Un’altra mezza stagione in Sardegna e poi il passaggio alla Juve. Qui, pur non giocando da titolare, riesce a conquistare due Scudetti e a mettere a segno 27 gol in tre anni. Ed arriviamo a quest’estate. La Juve compra Tevez e Llorente e lo spazio per Matri si riduce ulteriormente. Ecco che di fronte al bomber lodigiano appare la concreta possibilità di un approdo al Napoli. Gli azzurri cercano un vice Higuain, la Juve cerca invece di monetizzare. Inizialmente sembra essere inserito in uno scambio con Zuniga, ma dopo il secco “no” di De Laurentiis, i bianconeri si convincono ad accettare 12 milioni cash. Passano i giorni, passano le settimane, ma il trasferimento non si concretizza. C’è chi dice che Matri abbia rifiutato Napoli per motivi ambientali, altri invece che abbia pretese economiche troppo alte, altri ancora che non accetti il ruolo di vice Higuain. Fatto sta che la trattativa sfuma. Pochi giorni dopo si scoprirà che dietro al rifiuto del Napoli c’era molto probabilmente la voglia di ricongiungersi con Allegri al Milan. Matrimonio che, nonostante diversi mugugni da parte della tifoseria rossonera, s’è fatto. Matri e il Napoli continueranno ad affrontarsi sempre da avversari.

Maggio 2009, play-off del campionato Primavera. Si affrontano Napoli e Genoa. Gli azzurrini, allora allenati da Apuzzo vincono 3-1 all’andata. E’ la Primavera dei vari Insigne, Ciano, Sepe. Un ritorno che sembra pura formalità. È invece il Genoa, trascinato da un giovane italo-egiziano, ribalta il risultato con un incredibile 6-2. Il nome del trascinatore è Stephan El Shaarawy. Per il Faraone quello fu il primo, ma non ultimo, incrocio fortunato con il Napoli. La gavetta di Padova gli consente di attirare le attenzioni del Milan. Galliani non si lascia sfuggire l’occasione di portarlo a Milanello e sgancia a Preziosi i 15 milioni per il suo cartellino. Il primo anno lo passa ad ammirare dalla panchina i gol di Ibra, il secondo invece è vissuto da grande protagonista. Il Milan inizia a smobilitare, vanno via i migliori. C’è bisogno di ricostruire la squadra. Un’occasione più unica che rara. Nel nuovo Milan “dei giovani” El Shaarawy si mette subito in mostra diventando il vero ed unico trascinatore dei rossoneri. Un girone d’andata straordinario, in cui trova il modo di punire nuovamente il Napoli nel 2-2 del San Paolo. Da più parti è considerato la nuova stella nascente del calcio italiano, tanto da oscurare in un certo senso anche la parallela ascesa di Insigne nel Napoli. Ma poi qualcosa si inceppa. Il Milan sembra tradire la linea di rinnovamento estiva e compra a suon di milioni Mario Balotelli, uno che con la sua classe e il suo carattere fagocita su di se le attenzioni in campo e fuori. Il Faraone da allora è come se fosse costretto a vivere nell’ombra di SuperMario. Lontano parente di quello di inizio campionato viene man mano messo ai margini della formazione titolare. Già a gennaio le prime voci di una possibile cessione. A lui si interessa anche il Napoli. De Laurentiis vuole formare una coppia stratosferica Insigne-El Shaarawy. Mentre arriva l’estate, le indiscrezioni di mercato si rafforzano, ma è innanzitutto El Shaarawy a pretendere di restare dalle parti di Milanello, nonostante fosse pronto anche il City degli sceicchi. Sulla scrivania di Galliani arrivano offerte dai 20 ai 30 milioni, una anche firmata Aurelio De Laurentiis. Come finisce? Lo sappiamo. Il Milan decide di tenerlo, ma dopo l’arrivo di Matri gli spazi per lui si sono ulteriormente chiusi. A questo punto chi sa se nel girone di ritorno Napoli – Milan lo giocherà ancora con la maglia rossonera; le voci corrono, El Shaarawy dovrebbe restare ma il Tottenham di Baldini è in agguato.

Ma c’è anche chi poteva essere del Milan, ma invece è è rimasto a Napoli. Stiamo parlando di Marek Hamsik. Corioni, quando lo slovacco era ancora a Brescia, lo offrì a Milan, Inter e Juve per 5 milioni. Per poco non gli risero in faccia. Quasi otto anni dopo Hamsik è uomo simbolo e leader del Napoli e della nazionale slovacca e come minimo vale dieci volte quei 5 milioni che suscitarono tanta ilarità. Marek è senza dubbio la stella del Napoli e lo sarà ancora a lungo, ma c’è stato un momento in cui il suo destino si incrociò pericolosamente con quello del Milan. Nell’estate del 2011, quella del celebre “Mister X” di Galliani,  lo slovacco fu vicinissimo ai rossoneri. Un colloquio tra Marekiaro e De Laurentiis fu però fondamentale. Nonostante l’ingresso di vari agenti e le dichiarazioni mirate degli stessi a vari giornali, una vera e propria trattativa non partì mai. I sogni rossoneri andarono ad infrangersi di fronte all’inamovibile De Laurentiis. Alla fine anche Hamsik capì che Napoli era la scelta migliore. Quello che venne dopo lo sappiamo. Gol, assist, successi, fascia di capitano. Hamsik è rimasto a Napoli, El Shaarawy al Milan, mentre Matri ha preferito i rossoneri agli azzurri. Chi fece l’affare? Noi un’idea già ce l’abbiamo, ma sarà il campo a dare la sentenza definitiva. Fino al prossimo (mancato) colpo di mercato.

Servizio a cura di Giancarlo Di Stadio

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I Am Naples Testata Giornalistica - aut. Tribunale di Napoli n. 33 del 30/03/2011 Editore: Francesco Cortese - Andrea Bozzo Direttore responsabile: Ciro Troise © 2021 IamNaples
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